
Tensioni al Corteo dei Campi Flegrei: 'Chiediamo Incontro con i Ministri'
2025-03-21
Autore: Maria
Nel pomeriggio di ieri a Bagnoli si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante il corteo organizzato dai Comitati dei Campi Flegrei. I partecipanti, esasperati dalla situazione attuale, hanno lanciato uova e fumogeni mentre urlavano: "Fateci passare!". La protesta mirava a ottenere un incontro con i ministri Matteo Salvini, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara, attesi a un convegno della Lega presso la Città della Scienza.
I manifestanti, molti dei quali residenti nelle aree nevralgiche dei Campi Flegrei, hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza di un dialogo concreto con le autorità. La situazione di tensione è sfociata nel ferimento del vicario del questore di Napoli, Stefano Spagnuolo, quando le forze di polizia hanno tentato di contenere i manifestanti che volevano oltrepassare il cordone di sicurezza. Successivamente, i ministri hanno incontrato i rappresentanti del Comitato assemblea popolare di Bagnoli, i quali hanno sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza e alla gestione del rischio vulcanico.
Intanto, a Roma, Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile, ha presentato la nuova tabella dei livelli di allerta per il rischio vulcanico, categoricamente necessaria per gestire la situazione dei Campi Flegrei, particolarmente preoccupante dopo le recenti scosse di terremoto. La rimodulazione dei livelli di allerta, che spazia dal verde (vulcano quiescente) al rosso (fase pre-eruttiva), è stata elaborata con l’intenzione di effettuare un'ottimizzazione delle azioni intraprese sulla base della valutazione dei rischi reali.
Ciciliano ha assicurato che il sistema sarà pronto a rispondere in modo proattivo alla gestione delle emergenze locali, con l'obiettivo di coinvolgere attivamente le comunità nel processo decisionale per la sicurezza. Durante la conferenza stampa, è stato sottolineato che attualmente la situazione è sotto controllo, ma l'importanza della preparazione e dell'addestramento è fondamentale. Le scuole della regione hanno già incluso nei loro programmi ore dedicate alla protezione civile, un altro passo verso la costruzione di una resilienza sociale.
Le autorità sono state chiare: "Siamo in fase di attenzione, ma non di preallerta". Questo messaggio dovrebbe rassicurare la popolazione, che resta comunque vigile e attenta per eventuali sviluppi futuri. Le proteste di ieri, quindi, non sono solo manifestazioni di dissenso, ma anche richieste di maggiore attenzione e comunicazione da parte delle istituzioni.