Finanze

Tencent e CATL nel mirino del Pentagono: le conseguenze di una mossa contro Pechino

2025-01-07

Autore: Maria

Il colosso tecnologico Tencent, noto per la sua piattaforma di software, gaming e streaming, e CATL, leader mondiale nella produzione di batterie e fornitore di Tesla, sono stati inseriti nella lista nera del Pentagono. Questa lista include le aziende cinesi che, secondo gli Stati Uniti, avrebbero legami con l'esercito di Pechino. Tencent è la più grande società cinese per capitalizzazione, mentre CATL controlla il 35% del mercato globale delle batterie, un settore vitale per l'industria dell'auto elettrica.

Queste decisioni stanno già avendo un impatto significativo sui mercati azionari, con i titoli di entrambe le aziende che hanno subito flessioni drastiche. L'inserimento delle due aziende nella lista nera è parte della strategia economica degli Stati Uniti per contrastare l'ascesa della Cina come superpotenza militare. A partire da giugno 2026, il Pentagono non potrà stipulare contratti con le aziende nominate, mentre dal 2027 sarà vietato acquistare beni o servizi che utilizzino queste aziende nella loro catena di fornitura.

Il Ministero della Difesa statunitense ha descritto la lista nera come uno strumento per mettere in evidenza e combattere quella che viene definita la strategia di “fusione militare-civile” della Cina, volta a modernizzare l'esercito cinese attraverso l'accesso a tecnologie avanzate.

Pechino ha immediatamente protestato, accusando Washington di attuare una "repressione ingiustificata" nei confronti delle aziende cinesi. Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese, ha dichiarato: "La Cina è sempre fermamente contraria alla repressione ingiustificata delle imprese cinesi e agli ostacoli allo sviluppo di qualità del Paese". Queste tensioni non riguardano solo le aziende coinvolte, ma sollevano preoccupazioni più ampie sulla crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina, che sta influenzando non solo l'economia globale, ma anche le dinamiche geopolitiche.

Inoltre, l'inserimento di Tencent e CATL nella lista nera si inserisce in un quadro più ampio di restrizioni che colpiscono varie entità cinesi, comprese università e programmi di ricerca, accusati di operare sotto false pretese di civiltà.