Finanze

Tassi di mercato in altalena: cosa ci riservano le tensioni geopolitiche?

2025-03-15

Autore: Marco

Un approfondimento sorprendente

Nel mese di febbraio, i tassi medi sui nuovi prestiti alle imprese in Italia hanno registrato una diminuzione, scendendo al 3,98% rispetto al 4,15% di gennaio. Tuttavia, non tutto è roseo: il tasso sui nuovi mutui ha mostrato un leggero incremento, salendo al 3,17% rispetto al 3,12% del mese precedente e ben oltre il 4,42% di dicembre 2023. Questi dati emergono dal rapporto mensile dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).

Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell'ABI, ha sottolineato l'andamento contrastante dei tassi d'interesse. Mentre i tassi a breve termine stanno diminuendo in risposta alle politiche monetarie della Banca Centrale Europea, si osservano 'segnali di lieve rialzo' per i tassi a medio e lungo termine. Ma cosa sta causando questo cambiamento?

La risposta risiede nelle crescenti tensioni geopolitiche globali. Le incognite nei mercati internazionali hanno iniziato a farsi sentire anche sui tassi di mercato domestici, con l'Irs a dieci anni che, all'inizio di marzo, si attestava al 2,64%, un rimbalzo rispetto al minimo del 2,23% di dicembre. Questo scenario indica che gli investitori stanno reagendo a fattori esterni, come conflitti commerciali e incertezze politiche, infliggendo un colpo ai tassi a lungo termine.

Per non rimanere impreparati, è cruciale monitorare costantemente queste dinamiche, poiché le fluttuazioni nei tassi di interesse possono influenzare significativamente la pianificazione finanziaria sia per le imprese che per i privati. Ci si interroga ora su come queste tendenze possano deformare il panorama economico nell'immediato futuro e quali strategie adottare per affrontarle. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!