Scienza

Svelato il mistero tra età biologica e intelligenza: la ricerca che potrebbe cambiare tutto!

2025-03-19

Autore: Giovanni

Entro il 2050, si prevede che oltre un miliardo e mezzo di persone nel mondo avrà almeno 65 anni. Con l'invecchiamento della popolazione, è fondamentale per la scienza comprendere i meccanismi che governano il processo di invecchiamento, in particolare nel cervello, dato che le malattie neurodegenerative sono correlate direttamente al passare del tempo. Conoscere questi meccanismi sarebbe una chiave per intervenire precocemente e contrastare l'insorgenza di queste patologie.

Un recente studio condotto dai ricercatori dell'Università di Zhejiang in Cina, pubblicato sulla rivista scientifica 'Science Advances', ha identificato sette geni legati al processo di invecchiamento biologico del cervello, oltre a tredici farmaci esistenti che potrebbero agire su di essi. Questo apre nuove possibilità per la ricerca e la medicina.

Il fenomeno del gap biologico dell'età

La ricerca, che ha analizzato i dati di circa 39.000 partecipanti alla Uk Biobank, ha rivelato che un ampio divario tra l'età biologica e quell'anagrafica ha un impatto significativo sull'intelligenza. Molti dei geni che determinano l'età biologica non sono ancora completamente identificati, creando così una discrepanza tra le due età.

Trattare i pazienti con farmaci mirati potrebbe essere una strategia promettente per ridurre questo gap, definito come Bag (biological age gap). I ricercatori hanno addestrato sette modelli di apprendimento profondo utilizzando dati di risonanza magnetica (T1-MRI) di 38.961 individui nella Uk Biobank, scoprendo che il modello 3D-ViT ha calcolato i Bag con maggiore precisione rispetto agli altri.

Implicazioni per l'intelligenza

Utilizzando questo modello, gli esperti hanno condotto uno studio di associazione genomica per individuare i geni che influenzano i Bag, indagando anche la connessione tra i Bag dei partecipanti e una serie di disturbi neurologici e psichiatrici oltre a otto tratti fenotipici: intelligenza, nevroticismo, insonnia, obesità, anni di istruzione, consumo di alcol, fumo e età di inizio del consumo di tabacco.

L'analisi ha identificato 64 geni distinti, di cui sette (Map, Tnfsf12, Gzmb, Sirpb1, Gnly, Nmb e C1rl) si sono mostrati particolarmente significativi per l'influenza sui Bag. Inoltre, è emerso che esistono delle correlate minime tra Bag e altri fenotipi, a eccezione dell'intelligenza; i partecipanti con disturbi cerebrali presentavano infatti un Bag mediamente più elevato.

La vera domanda è: i farmaci esistenti possono realmente rappresentare la soluzione per colmare questo divario di età e migliorare l'intelligenza? La scoperta dei geni coinvolti e delle potenziali terapie potrebbe rivoluzionare non solo la nostra comprensione dell'invecchiamento cerebrale, ma anche le strategie terapeutiche future. Rimanete sintonizzati per ulteriori sviluppi su questa affascinante scoperta!