Svelati i misteri delle sfere nere sulle spiagge di Sydney: Un'inquietante scoperta!
2024-11-07
Autore: Matteo
Un recente studio condotto dall'Università del Nuovo Galles del Sud ha finalmente chiarito la composizione delle misteriose sfere nere rinvenute sulle spiagge di Sydney lo scorso ottobre. Inizialmente, si pensava che fossero 'palle di pece' provenienti da perdite di carburante marittimo, ma in realtà queste sfere si compongono in gran parte di grassi da cucina e industriali, contenenti anche tracce preoccupanti di sostanze come feci umane, farmaci e droghe illegali.
Le sfere, scoperte per la prima volta il 16 ottobre, hanno causato la chiusura di diverse spiagge, compresa la celebre Bondi Beach, mentre le autorità locali temevano che potessero essere tossiche. Le operazioni di pulizia si sono susseguite in modo intensivo, dato l'odore nauseante e la superficie indurita da sabbia e calcio.
Analisi chimiche hanno rivelato che la maggior parte della struttura delle sfere è costituita da carbonio, seguita da idrogeno, calcio e ossigeno. Inoltre, tecniche di datazione con carbonio-14 hanno svelato che circa il 17% del materiale è carbonio fossile, mentre il 40% è carbonio 'moderno', confermando così l'origine inquinante delle sfere.
Ciò che sorprende è la varietà di contaminanti rinvenuti: farmaci per l'ipertensione, pesticidi e sostanze psicotrope come THC e metanfetamine, suggerendo una connessione diretta con contaminazione industriale e domestica. Nonostante il materiale disgustoso, gli esperti hanno rassicurato che le sfere non sembrano essere altamente tossiche, sebbene rappresentino un chiaro segnale di allerta per la salute ambientale.
L'ipotesi che queste sfere rappresentino 'fatberg', o iceberg di grasso, è ora considerata più plausibile, poiché i grassi moderni predominano nella composizione delle sfere. Queste masse di grasso si formano comunemente negli impianti di trattamento delle acque reflue, creando blocchi costosi e complessi da rimuovere.
Jon Beves e Alexander Donald, gli autori dello studio, hanno espresso preoccupazione per la difficoltà di risalire alla fonte primaria di queste sfere. L'Agenzia di protezione ambientale australiana ha indicato la possibilità di una fonte inquinante che gestisce una varietà di sostanze, ma non è stata in grado di identificare esattamente l'origine. Le analisi delle correnti e delle condizioni meteorologiche, condotte proprio nei giorni precedenti al ritrovamento, non hanno fornito risultati conclusivi.
Gli impianti di trattamento delle acque di Sydney, che scaricano in mare a circa 3 chilometri dalla costa, non sembrano essere stati compromessi secondo quanto riferito dai portavoce. Tuttavia, l'accumulo di tali sostanze nelle spiagge mette in luce una situazione preoccupante per la salute dei mari e della fauna marina.
La questione delle sfere nere pone interrogativi importanti sulla qualità delle acque e sulla gestione dei rifiuti in una città come Sydney, famosa per le sue meravigliose spiagge. Le autorità stanno ora intensificando gli sforzi di monitoraggio per garantire che la salute pubblica non sia compromettta da questo inquinamento inaspettato.