Genova. Il fenomeno che sta scatenando paura e preoccupazione nel capoluogo ligure si chiama "eroina dei poveri", un termine che ormai circola tra le strade del centro storico e di Sampierdarena. Questa sostanza, in realtà, non è un narcotico tradizionale, ma un farmaco psicotropo utilizzato per trattare epilessia, ansia e attacchi di panico: stiamo parlando del Rivotril, conosciuto anche come clonazepam.

Questa benzodiazepina agisce sul sistema nervoso centrale, offrendo effetti sedativi e ansiolitici. Purtroppo, il Rivotril ha un potenziale di dipendenza elevato e va assunto solo sotto supervisione medica. La possibilità di assumerlo insieme all'alcol accentua gli effetti, rendendo l'uso di questa sostanza pericoloso e simile a quello dell'eroina, pur costando significativamente meno: si stima che una compressa si venda per circa cinque euro, sempre dietro prescrizione.

Negli ultimi tempi, i Carabinieri del comando provinciale hanno intensificato i controlli, recuperando diverse partite di Rivotril. Recentemente, in via del Campo, un'operazione ha portato all'arresto di un cittadino algerino di 62 anni, trovato con una ventina di pastiglie nascoste nella biancheria intima, un chiaro segnale della crescente diffusione di questa droga in città.

Oltre all'allerta sulle vendite illegali, le autorità sanitarie mettono in guardia riguardo ai rischi connessi all'uso di clonazepam, specie tra i più giovani, i quali, in cerca di esperienze che offrono evasione a basso costo, possono trovare in queste pastiglie una pericolosa tentazione. La situazione sta sollevando interrogativi non solo sulla sicurezza pubblica, ma anche sulle strategie di prevenzione e intervento nel trattamento delle dipendenze a Genova.