Finanze

Supercharger a 0,46€/kWh: Perché gli altri prezzi sono così alti?

2024-12-26

Autore: Francesco

Ricarico nei Supercharger a 0,46 euro al kWh, ma perché gli altri fornitori di energia continuano a applicare tariffe così elevate? Un lettore si chiede se stiamo assistendo a un regalo da parte di Tesla. Questo tema merita un’analisi approfondita.

Dopo sei mesi dal mio acquisto di una Tesla Model Y e quasi 20.000 km percorsi, desidero condividere la mia esperienza. Ricarico principalmente a casa, mentre utilizzo i Supercharger esclusivamente in situazioni di necessità. Il servizio offerto da Tesla è di alta qualità, a un costo competitivo di 0,46€/kWh. Ho notato che Tesla sta espandendo costantemente la propria rete di stazioni di ricarica, suggerendo che l'azienda sta ottenendo profitti significativi da questa attività.

Ci si potrebbe chiedere: perché i fornitori di energia concorrenti non riescono a competere con Tesla? Molti di loro applicano tariffe esorbitanti, fino a sette-otto volte il costo d'acquisto dell'energia. Tesla, come tutti gli altri, acquista energia da fornitori esterni, quindi non può beneficiare di costi più bassi semplicemente per la sua grandezza.

Inoltre, ci sono interrogativi sul ruolo delle autorità come AGICOM, che dovrebbero vigilare su queste pratiche commerciali. È evidente che i prezzi altissimi possono sembrare un tentativo di formare un cartello tra i fornitori, approfittando di finanziamenti pubblici per sostenere le proprie operazioni. Le associazioni dei consumatori hanno un'importante responsabilità in questo contesto e dovrebbero agire per garantire tariffe più eque.

Eppure, sintetizzando la situazione, le stazioni di ricarica degli altri gestori rimangono spesso inutilizzate. Non riescono a incentivare l'acquisto di auto elettriche e, paradossalmente, stanno perdendo clienti.

A differenza di altri paesi in Europa, dove l'adozione di veicoli elettrici sta crescendo, in Italia sembra che il sistema stia frenando. In aggiunta, il contesto per l’installazione di impianti fotovoltaici è complicato, con scadenze burocratiche che disincentivano l'innovazione. Ad esempio, nel mio comune si sta tentando di creare una comunità energetica, ma solo con impianti nuovi, escludendo coloro che hanno già beneficiato del Superbonus.

Concludendo, è fondamentale che si faccia luce su questa situazione e che le istituzioni prendano provvedimenti per garantire un mercato della mobilità elettrica giusto e accessibile a tutti. Se la tendenza attuale non cambia, potremmo rimanere indietro rispetto ad altri paesi, perdendo un'opportunità cruciale nel settore della sostenibilità e della tecnologia verde.