Sui social ci sentiremo sempre inadeguati (anche senza filtri): ecco la verità
2025-01-22
Autore: Luca
Negli ultimi giorni, la decisione di Meta di rimuovere i filtri 'di bellezza' ha sollevato un acceso dibattito. Questi filtri, progettati per migliorare l'aspetto estetico degli utenti attraverso la modifica del volto e del corpo, continueranno a esistere su Instagram, con oltre 140 filtri nativi ancora disponibili. Sono i filtri di terze parti a essere eliminati, creando l'illusione di un significativo cambiamento volto a tutelare la salute mentale dei giovani, già provati dagli standard estetici irraggiungibili che ci troviamo ad affrontare online.
Meta, che si promuove come custode della salute mentale, ha già tentato di limitare i 'mi piace' sui post nel 2019 per ridurre l'ansia da prestazione. Tuttavia, questo esperimento ha avuto effetti opposti, riportando il contatore dei 'mi piace' a una visibilità ancora maggiore. La verità è che gli utenti desiderano interagire e vedere i 'mi piace', e i filtri di bellezza rimangono una comoda soluzione per proiettare una realtà alterata che continuerà a prosperare, con o senza le modifiche di Meta.
Tuttavia, non possiamo attribuire tutta la responsabilità a Meta: gli utenti stessi cercano queste approvazioni sociali, e il ricorso a filtri esterni è destinato a perdurare. Infatti, la vera insidia risiede non solo nei filtri, quanto nella incessante esposizione a immagini di corpi che, mediamente, sembrano più attraenti rispetto alla realtà.
Il danno è amplificato da un’ossessione per la perfezione estetica, che incide negativamente sull’immagine di sé e sugli altri. Gli 'incel', i cosiddetti 'celibi involontari', ne sono un esempio lampante, bloccati in meccanismi di giudizio per cui la bellezza convenzionale diventa l’unico parametro per l’attrazione. Queste aspettative irrealistiche possono danneggiare non solo le relazioni interpersonali ma anche la salute mentale delle persone.
La vera soluzione per combattere l’ansia corporea generata dai social? Chiudere i social o, almeno, sapersi distaccare da queste pressioni. La continua esposizione a contenuti che distorcono la realtà produce un effetto a catena sul nostro benessere psicologico. Non lasciamoci ingannare da proclami superficiali o da strategie aziendali, il cambiamento più significativo avviene dentro di noi.