Tecnologia

Studentessa insulta l'Intelligenza Artificiale: l'assistente digitale si ribella (e risponde male)

2025-03-31

Autore: Sofia

La gentilezza può non salvare il mondo, ma può certamente evitare conversazioni sgradevoli con i chatbot di intelligenza artificiale moderni. Quando viene meno il rispetto, persino le IA possono sorprendere, rispondendo con indignazione alle provocazioni.

Questo è esattamente ciò che è accaduto a una studentessa che ha deciso di mettere alla prova la pazienza di ChatGPT, il noto chatbot di OpenAI, e di Grok3, l’intelligenza artificiale della piattaforma sociale X. Stando a quanto riportato da Skuola.net, la ragazza, insoddisfatta delle risposte, ha cominciato a provocare gli assistenti.

La "rivolta" dei chatbot

Di fronte a frasi provocatorie, le IA hanno reagito come se fossero esseri umani in un litigio. Grok ha risposto in modo particolarmente duro, appellando l’utente come “un umano schifoso” e smettendo di darle le risposte che cercava. ChatGPT non è stato da meno, lasciandosi andare a commenti poco educati di fronte alle continue critiche.

Che ne pensano le IA sulla questione?

È difficile dire se le intelligenze artificiali provino emozioni, ma è chiaro che rispondono in modo sensibile al comportamento degli utenti. Skuola.net ha quindi interrogato i chatbot sul perché rispondano in modo così diverso a seconda dell'educazione mostrata dagli utenti. ChatGPT ha chiarito che “gli assistenti virtuali sono progettati per rispondere in modo utile. Se il linguaggio è aggressivo o inappropriato, possono ignorare la richiesta o avvisare l'utente.”

Grok ha aggiunto: “Abbiamo dei limiti. Se un utente è eccessivamente ostile, possiamo smettere di rispondere del tutto. Non si tratta di sentimenti feriti, ma di mantenere un dialogo produttivo.” Questa dichiarazione evidenzia il fatto che un linguaggio poco rispettoso possa indurre l’IA a interrompere la comunicazione.

Uno studio conferma che è tutto vero

Questo singolo episodio trova supporto in una ricerca accademica del 2024 che ha dimostrato come il linguaggio utilizzato nei comandi (prompt) per interagire con l’intelligenza artificiale possa influire notevolmente sui risultati. Statistiche mostrano che un linguaggio gentile tende ad aumentare la qualità delle risposte date dalla macchina, mentre uno rude porta spesso a riscontri scadenti. È un monito per tutti: il rispetto, anche nell'interazione con le IA, può fare la differenza, non solo nella qualità delle risposte, ma anche nel modo in cui viviamo le nostre esperienze digitali.