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Strage a Marhanets: Drone Assassino Colpisce Bus dei Minatori

2025-04-24

Autore: Matteo

Drone Mortale Su Un Bus: Una Tragedia Inaccettabile

Immaginate di faticare giorno dopo giorno in una miniera per una misera paga di 615 euro al mese, solo per trovare la morte in un attacco aereo! È quanto accaduto a Marhanets, nel Dnipropetrovsk, quando un drone kamikaze ha centrato un autobus che trasportava minatori al lavoro, causando la morte di 9 persone e lasciando una cinquantina di feriti, di cui 4 in gravi condizioni.

Il Terribile Attacco e le Conseguenze

L'attacco si è verificato intorno alle 7.30 del mattino, mentre i lavoratori si dirigevano verso la miniera di manganese del bacino di Nikopol. Un secondo drone ha colpito a Sloviansk, uccidendo un uomo e ferendo una giovane madre con i suoi due bambini. Mosca sostiene che i droni erano destinati a obiettivi militari e che i rottami hanno colpito il bus, ma questo non mitiga l'orrore dell'azione.

La Strategia Russa: La Conquista del Dnipropetrovsk

Questa strage non è un caso isolato: Mosca sta intensificando i suoi attacchi per potere conquistare il Dnipropetrovsk, un obiettivo da esibire durante i negoziati di pace. Le truppe russe stanno affollando il confine tra Donetsk e Dnipropetrovsk, approfittando della testa di ponte di Kostjantynivka per avanzare verso Udachne.

Nuove Forze e alleanze nel conflitto

Fonti non ufficiali indicano la presenza di mercenari da Nepal, Iran, Senegal, Ghana e Camerun tra le fila russe. Nel frattempo, Pechino ha negato che soldati cinesi operino in Ucraina, accusando Kiev di politicizzare la questione.

Il Conflitto Continua: Altri Attacchi e Ritorsioni

Il conflitto ha visto anche la perdita di 10 droni ucraini in diverse regioni russe, mentre i bombardamenti hanno distrutto un impianto energetico a Kherson, lasciando 30.000 persone senza elettricità. A Mosca, un'auto è esplosa in un centro commerciale, causando 15 feriti, mentre il Cremlino avvia un'indagine per terrorismo.

Ritiri e Preoccupazioni nella Regione

In una nota di tono meno ottimista, Mosca afferma che le unità ucraine a Gornal stanno ritirandosi, mentre l'Estonia prevede di aprire una base militare a Narva per fronteggiare possibili aggressioni.