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Stipendio Trasparente Prima dell’Assunzione: Le Nuove Regole dell'UE

2025-04-04

Autore: Alessandra

La firma di un contratto di lavoro dovrebbe essere preceduta da una chiara comprensione delle condizioni lavorative, compreso il salario. Purtroppo, le informazioni sul compenso non sono sempre facilmente accessibili durante i colloqui di lavoro, creando incertezze tra i candidati. Per affrontare questa problematica, l'Unione Europea ha adottato la direttiva UE 970/2023, mirata a garantire una trasparenza salariale completa.

Gli Stati membri, tra cui l'Italia, dovranno adottare queste nuove norme entro il 7 giugno 2026, fornendo una maggiore protezione ai diritti dei lavoratori. Ma cosa significa concretamente questa direttiva per i lavoratori?

Principi Fondamentali della Direttiva UE 970/2023

Nel 2021, il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE hanno riconosciuto l'urgenza di combattere il divario retributivo di genere. Due principi fondamentali emergono da questa iniziativa:

1. **Parità Retributiva**: Gli uomini e le donne devono ricevere lo stesso stipendio per lavori di eguale valore (Art. 157 TFUE).

2. **Divieto di Discriminazione**: È vietato discriminare in base al sesso riguardo qualsiasi aspetto della retribuzione (Art. 4, Direttiva 2006/54/CE).

Nuove Obbligazioni per i Datori di Lavoro

Con l’attuazione di questa direttiva, i datori di lavoro dovranno fornire informazioni chiare sui livelli retributivi iniziali ai candidati. Di seguito alcune delle principali obbligazioni:

- **Informazioni Chiare**: I datori di lavoro devono fornire dettagli sul salario iniziale e le fasce salariali, evitando domande sulla retribuzione attuale del candidato.

- **Trasparenza nelle Retribuzioni**: I lavoratori devono avere accesso a informazioni sui livelli salariali medi, distinguendo per genere e categoria lavorativa.

- **Rendicontazione Obbligatoria**: Le aziende con almeno 100 dipendenti devono rendere pubbliche le informazioni sulle loro politiche retributive e le eventuali disparità di genere.

- **Valutazioni Congiunte**: Se ci sono differenze salariali di genere del 5% o più non giustificate, i datori di lavoro devono effettuare una valutazione congiunta delle retribuzioni con i rappresentanti dei lavoratori.

- **Supporto alle Vittime di Discriminazione**: La direttiva sostiene il ricorso per i lavoratori discriminati, ribaltando l’onere della prova a favore del dipendente.

Rafforzare i Diritti dei Lavoratori

La direzione dell'Unione Europea è chiara: assicurare la parità di retribuzione è fondamentale non soltanto per il benessere dei lavoratori, ma anche per l'equità sociale. La direttiva 970/2023 non si limita al rapporto di lavoro, ma si estende alle procedure di assunzione, rendendo obbligatorio l'uso di descrizioni delle offerte di lavoro chiare e non ambigue.

Il legislatore dell'UE è convinto che la trasparenza salariale sia una chiave per combattere la discriminazione economica e garantire l'equità nei salari. Pubblicare informazioni sulle disparità salariali consente di identificare eventuali trattamenti ingiusti e aumenta le possibilità di successo in caso di ricorso.

Coinvolgimento delle Parti Sociali

Infine, la direttiva promuove una partecipazione attiva delle parti sociali, come sindacati e associazioni di datori di lavoro, per garantire un'implementazione efficace delle nuove norme. Questo approccio mira a garantire che gli Stati membri rispettino i principi comunitari e raggiungano risultati concreti nella tutela dei diritti dei lavoratori.

In sintesi, la direttiva UE 970/2023 rappresenta una pietra miliare per la trasparenza retributiva e la parità di genere nel mondo del lavoro. Con l'adozione di queste misure, l'Unione Europea sta tracciando una strada verso un futuro lavorativo più equo e giusto.