Stellantis Continua la sua Ascesa in Borsa: L'Anno del Riscatto si Avvicina
2024-12-30
Autore: Alessandra
L'ultima settimana ha portato buone notizie per Stellantis, che ha visto un lieve ma significativo rialzo delle sue azioni a Piazza Affari. Nonostante un bilancio annuale che rimane negativo, con un -40,4% da inizio anno e un -53,6% dal picco di marzo, la società si prepara per un 2025 cruciale e ricco di sfide. Jean-Philippe Imparato, COO di Stellantis per l’Europa allargata, ha recentemente evidenziato le difficoltà legate al rallentamento del mercato dei veicoli elettrici.
Il gruppo si trova ora a un crocevia importante, mentre attende i risultati finanziari del quarto trimestre e dell'intero 2024, previsti per il 26 febbraio. Nel frattempo, un segnale di ottimismo è giunto da un accordo trovato il 17 dicembre con il governo italiano, che ha visto Stellantis impegnarsi a non chiudere stabilimenti presenti nel nostro Paese. Tuttavia, la sfida principale rimane la produzione auto, attesa bassa per il 2025.
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha dichiarato in un'intervista che la produzione automobilistica potrebbe risalire del 50% nel 2026, grazie a investimenti di almeno 2 miliardi di euro in nuove piattaforme e modelli ibridi, programmati per il prossimo anno. Questi investimenti, come sottolineato da Urso, saranno effettuati senza ricorrere a fondi pubblici, per garantire che le risorse siano interamente destinate alle piccole e medie imprese del settore.
In un contesto complesso, l'Europa sembra rimanere ferma rispetto alla richiesta italiana di rivedere il piano di eliminazione dei motori a combustione. Tuttavia, Urso ha sottolineato che la battaglia non è ancora persa, con quindici paesi europei che sostengono questa causa, insieme a diversi gruppi industriali e sindacati.
Con l'obiettivo di generare oltre un miliardo di euro per supportare le aziende della filiera, Stellantis sta mirando a un futuro migliore, mentre i lavoratori e le imprese del settore attendono con ansia di vedere quali passi verranno fatti nei prossimi mesi. Se la produzione salirà come previsto, potrebbe segnare un cambio radicale nel panorama automobilistico italiano e europeo.