
Stagione Venatoria: Parte la Caccia tra Polemiche e Proteste
2025-08-31
Autore: Giulia
Caccia in Anticipo: Le Nuove Regole Sotto Accusa
Domani, la stagione venatoria riparte, anticipando il suo avvio in un contesto molto controverso. Mentre il Parlamento discute il disegno di legge 1552, che promette di stravolgere le regole sulla caccia in Italia, le polemiche si intensificano. Tra le proposte più discusse figurano la caccia agli uccelli migratori nei valichi montani e l'apertura della caccia anche in primavera, all'interno di foreste demaniali, finora considerate zone protette.
Le Proteste degli Animalisti: Un Massacro Silenzioso?
Le associazioni animaliste, come la Lav (Lega Anti Vivisezione), esprimono forte indignazione. Secondo Massimo Vitturi, responsabile della Lav, il disegno di legge rappresenta un tentativo disastroso di assecondare l'ingordigia dei cacciatori, calpestando le volontà della cittadinanza, che già si era espressa con un 76% di contrarietà nei confronti dell'attività venatoria. "Le modifiche proposte porterebbero a un aumento della durata della stagione di caccia, con rischi maggiori per i cittadini e un massacro senza precedenti di animali selvatici," avverte.
L'Appello alla Politica: Rispetto per la Biodiversità
L'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) si unisce al coro di proteste, sottolineando che la legge potrebbe permettere decisioni arbitrarie sulle specie cacciabili a livello regionale, senza alcun fondamento scientifico. C'è preoccupazione per l'aumento della violenza e della mercificazione della fauna selvatica, con potenziali danni irreversibili all'ecosistema.
Un Futuro Incerto tra Tradizione e Conservazione
Il WWF Italia entra nel dibattito, definendo il provvedimento in discussione "il peggior attacco alla fauna selvatica in Italia". Domenico Aiello, responsabile per la Tutela giuridica della natura, lamenta come il Governo stia favorendo incongruenze legislative a favore della lobby venatoria, snaturando il concetto di protezione ambientale. Un futuro che si presenta oscuro, a meno che non si rispettino le direttive europee e la voce della popolazione.
Un Paese in Divisa tra Cacciatori e Ambientalisti
In questi giorni, la Lav e altre associazioni presenteranno 50.000 firme per chiedere l’abolizione della caccia, ritenuta un'attività crudele e inutile. Mentre la caccia riparte, si alza un coro di voci contrarie, richiedendo un ripensamento radicale delle politiche venatorie, in nome di un futuro più sostenibile per il nostro paese.