
Sorrentino: Il Grande Sconfitto ai David di Donatello
2025-05-08
Autore: Giovanni
Un'Assenza Sconvolgente
C'è tensione tra Paolo Sorrentino e il cinema italiano? I segni evidentemente ci sono stati, specialmente durante la cerimonia dei David di Donatello. Il noto regista napoletano ha clamorosamente disertato l'incontro al Quirinale con il presidente Mattarella, perdendosi non solo il discorso dell'irresistibile Geppi Cucciari, ma anche l'intera cerimonia serale a Cinecittà. Mentre gli altri registi candidati, come Andrea Segre e Valeria Golino, era lì, Sorrentino non ha fatto nemmeno un'apparizione.
Un'Oscar Trascinato dal Rivale
Nonostante le 15 candidature di 'Parthenope', il film non ha portato a casa nemmeno un premio. Al contrario, 'Berlinguer – La grande ambizione' ha avuto almeno la soddisfazione di vedere Elio Germano e Jacopo Quadri premiati. Era quasi un gioco di parole perfetto: chi entra Papa in Conclave ed esce cardinale? Sorrentino, tuttavia, ha deciso di non partecipare a questo 'Conclave'.
Quando i Rumori Diventano Voci
Sapeva Sorrentino di non avere chance di vincere? Gli addetti ai lavori potrebbero rassicurarlo: il sistema di votazione tiene i risultati segreti fino all'ultimo momento. Eppure, voci nell’industria cinematografica ormai si spargono e non era difficile annusare l'aria di un'edizione in cui predominavano due donne registe.
Il Trionfo e l'Ingiustizia
A trionfare sono stati 'Vermiglio' e 'Gloria!' di Margherita Vicario. Ma c’era ben altro da considerare. 'Vermiglio' è il film che Rai Cinema spingerà verso l'Oscar 2024, mentre 'Parthenope' ha scelto di puntare su Cannes 2024, una decisione che potrebbe averlo tagliato fuori dalle candidature.
Riflessioni sulla Carriera di Sorrentino
Nonostante i risultati deludenti ai David, Sorrentino ha diversi motivi per sorridere: il Napoli sta per vincere lo scudetto e il suo nuovo film, 'La grazia', ha concluso le riprese, pronto per la distribuzione. Inoltre, 'Parthenope' ha incassato oltre 7 milioni di euro, segnando un record nella sua carriera, superando anche il successo de 'La grande bellezza'.
Il Gioco Ingiusto dei Premi
Ma non possiamo ignorare i 'zero titoli' di 'Parthenope' e l'ingiustizia riservata a due ottimi film: 'Il tempo che ci vuole' di Francesca Comencini e 'Campo di battaglia' di Gianni Amelio. Snobbati durante l'edizione di Venezia dello scorso anno, non meritavano tale sorte. Tuttavia, è bene ricordare che premiare è spesso un gioco del tutto ingiusto.