Salute

Solidarietà alle Colleghi: Un Gesto che Fa Riflettere

2025-08-25

Autore: Marco

Un Video Che Ha Scosso gli Animi

Recentemente, un video ha messo sotto i riflettori due colleghe dell'Aretino che hanno deciso di gettare nel cestino confezioni vuote di farmaci Teva. Un atto di protesta simbolico contro il genocidio a Gaza, che ha scatenato un acceso dibattito pubblico.

Teva: Una Multinazionale Controversial

Teva è una gigantesca multinazionale israeliana nel settore farmaceutico, e con le sue tasse sostiene il governo e l'esercito di Israele, schierandosi così apertamente con le striscianti politiche di occupazione.

La Risposta della Usl Toscana Sud Est

La direzione della Usl Toscana Sud Est ha dichiarato di voler valutare la situazione con attenzione, riservandosi la facoltà di proteggere la propria immagine. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la Corte di Giustizia Internazionale ha già stabilito che l'occupazione dei territori palestinesi è illegale.

Un Appello All'Azioni Concrete

Non basta fermare la vendita di armi; ogni forma di business che, anche indirettamente, sostiene le atrocità israeliane deve essere interrotta. Come evidenziato da un rapporto dell'Onu, Israele sta attuando una strategia per distruggere il sistema sanitario di Gaza, con medici e infermieri sotto attacco.

La Situazione Critica a Gaza

In un contesto dove malati e feriti a Gaza stanno morendo per mancanza di cure e risorse, ci chiediamo: perché continuano a essere disponibili farmaci israeliani nelle nostre strutture? La Regione e la Usl dovrebbero spiegare perché i loro dipendenti si trovano a dover utilizzare tali prodotti.

Un Diritto alla Salute Negato

I farmaci Teva, molti dei quali sono generici, sono facilmente sostituibili. Boicottare questi medicinali non pregiudica la salute dei pazienti italiani, che hanno ampia scelta. Al contrario, ciò rappresenta un atto di solidarietà verso coloro che, come i gazawi, non hanno accesso a cure e medicine.

Un Gesto di Civiltà e Solidarietà

Dopo la posizione del sindaco di Sesto Fiorentino, molti comuni toscani hanno aderito al boicottaggio. Questo è un passo concreto per affrontare la crisi, mentre le istituzioni nazionali sembrano latitare. È una richiesta che arriva anche da parte della società civile israeliana, che invoca un cambio di rotta.

In Chiusura: Solidarietà e Azione Necessaria

Ci chiediamo cosa significhi per un'azienda "tutelare la propria immagine" ignorando le norme internazionali. Esprimiamo la nostra solidarietà alle due colleghe, riconoscendo coraggio nel portare tale discussione all'attenzione pubblica. La vera questione è che i farmaci israeliani non dovrebbero avere spazio nelle nostre farmacie.