Nella competizione di gigante a Kranjska Gora, non è Federica Brignone la migliore italiana, ma Sofia Goggia, che torna a gareggiare in gigante dopo l'infortunio subito a febbraio. Goggia ha sorpreso tutti recuperando sette posizioni nella seconda manche, chiudendo al quinto posto, un risultato che non raggiungeva da quasi un anno. La campionessa olimpica di discesa ha dimostrato grande determinazione, soprattutto dopo il grave incidente avvenuto il 5 febbraio durante un allenamento a Ponte di Legno, che le aveva causato la frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra. La sua performance segna un significativo passo verso il completo recupero fisico.

D’altra parte, Federica Brignone ha vissuto una giornata negativa nella prima manche. La campionessa è uscita dal percorso a causa di un errore avvenuto su un dosso, accumulando un ritardo di oltre 69 centesimi nel primo intertempo. Nel suo commento alla Rai, ha espresso la sua frustrazione: "Sono molto arrabbiata. Non sono riuscita a sciare come avrei voluto." Brignone ha anche sollevato polemiche riguardo al mancato recupero di due giganti a Mont-Tremblant, sostenendo che questa situazione le complica le ambizioni per la Coppa generale: "È un peccato, perché il calendario dovrebbe garantire lo stesso numero di gare in tutte le specialità. Perdere due gare è brutto." La campionessa ha chiuso con un'affermazione provocatoria: "Vado a casa, chiudo gli sci nell'armadio per sempre..."

Sorride invece la giovane Lara Colturi, 18enne e figlia della campionessa olimpica del 2002, Daniela Ceccarelli. Con una prestazione eccezionale, ha conquistato il podio, posizionandosi seconda dietro la dominatrice svedese Sarah Hector, che guida la classifica generale e di gigante. Lara è riuscita a distinguersi ancora una volta, dimostrando che il futuro dello sci italiano è luminoso. Questo risultato è un motivo di orgoglio per l'Italia, che può contare su talenti emergenti in questo sport.