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Siria: Oltre Mille Morti negli Scontri, Al Jolani Promette Vendetta ai Responsabili

2025-03-09

Autore: Giulia

Più di mille persone, di cui 745 civili, sono state uccise in violenti scontri tra le forze di sicurezza siriane e le milizie alawite fedeli a Bashar Assad nella regione di Latakia, secondo quanto riportato dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, un'organizzazione non governativa con sede a Londra. Le vittime civili sono state uccise in esecuzioni sommarie, denunciano le fonti.

Tra le nuove forze siriane, 125 membri delle forze lealiste di Assad hanno perso la vita, mentre tra le forze ribelli i morti sono 148. Gli scontri sono iniziati giovedì, dopo una massiccia imboscata a Jableh da parte delle milizie alawite contro le forze siriane, i quali comprendono gruppi guidati da Hayat Tahir al-Sham. Il governo siriano, rappresentato dal presidente facente funzione Ahmad al-Sharaa, ha minimizzato le esecuzioni sommarie definendole “azioni individuali” non coordinate con le forze di sicurezza. Tuttavia, la confusione regna nel contesto del conflitto, con milizie non ancora ufficialmente integrate che arrivano da tutto il Paese per sostenere l'operazione di repressione.

Un residente di Snobar ha raccontato di un tragico episodio in cui uomini armati hanno ucciso almeno 14 membri della sua famiglia, tra cui un uomo di 75 anni e i suoi tre figli, di fronte agli occhi della moglie, la quale è stata minacciata affinché consegnasse il suo oro per salvarsi la vita. La situazione nella regione è drammatica, con mancanza di elettricità e acqua potabile. I testimoni segnalano che i cadaveri sono abbandonati nelle strade, evidenziando il livello di violenza che ha colpito la zona.

Al Jolani: «Nessuna clemenza per chi ha ucciso i civili»

Il presidente ad interim della Siria, Al Jolani, ha dichiarato che il suo governo terrà responsabili tutti coloro che sono coinvolti nelle uccisioni dei civili. In un video diffuso dall'agenzia di stampa statale Sana, ha affermato: «Riterremo responsabile, con fermezza e senza clemenza, chiunque abbia contribuito allo spargimento di sangue innocente... o che abbia oltrepassato i limiti consentiti dello Stato». Al Jolani ha promesso la formazione di un comitato dedicato a garantire la pace civile, nonostante le tensioni crescenti nel Paese.

Questo nuovo ciclo di violenza segna un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria in Siria, che è già una delle più croniche al mondo, con milioni di sfollati e un bisogno disperato di aiuti. Il futuro del Paese continua a rimanere incerto, mentre le forze in conflitto si preparano per ulteriori scontri nel corso delle prossime settimane.