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Siria: Aisha Al Dibs a capo dell'Ufficio per gli Affari Femminili, ma la sua visione sulla laicità solleva polemiche

2024-12-28

Autore: Marco

Nella nuova Siria, Aisha Al Dibs assume un ruolo cruciale come capo dell'Ufficio per gli Affari Femminili, promettendo una partecipazione significativa delle donne nella società. La sua nomina segue di poco le dichiarazioni di altri membri del governo di transizione siriano, i quali hanno giustificato il ruolo delle donne in base a presunti limiti legati alla loro 'natura biologica'. Tali affermazioni hanno scatenato reazioni di indignazione tra le attiviste e le organizzazioni femministe siriane, che vedono in esse un tentativo di limitare i diritti femminili.

Al Dibs, già attivista umanitaria ad Idlib, è stata scelta in un contesto di riorganizzazione politica dopo la caduta di Bashar al Assad, ma la sua visione sugli affari femminili fa storcere il naso a molte. Solo pochi mesi fa, durante un evento a Idlib, ha dichiarato che la laicità ha 'distrutto' i diritti delle donne, sollevando preoccupazioni su come verrà implementato il suo lavoro nell'ambito del governo.

Mentre alcuni applaudono la nomina di Al Dibs come un segnale di progresso, altri avvertono che il suo ufficio potrebbe riflettere una retorica simile a quella del regime preesistente, dove i diritti delle donne erano subordinati a stati di fatto politici e sociali.

Dalla piazza Omayyade, simbolo della società civile siriana, l'attrice Raghda Khated sottolinea che le donne siriane sono attivamente impegnate nelle manifestazioni, contribuendo alla protezione dei manifestanti e soccorrendo i feriti. "La Siria è metà donna", afferma, insistendo sull'importanza di garantire spazi adeguati alle donne nella nuova era, rimarcando l'urgenza di una vera rappresentanza e diritti.

Con il futuro della Siria ancora da costruire, il dibattito sui diritti delle donne è più attuale che mai. Molte attiviste chiedono cambiamenti strutturali per garantire che le donne non siano solo una facciata nel nuovo governo, ma un elemento fondamentale nella ridefinizione della società siriana post-conflitto.