
Shock in Myanmar: l'esercito spara su un convoglio di aiuti
2025-04-02
Autore: Marco
Un'operazione di soccorso volta a portare aiuti vitali nelle regioni colpite dal terremoto martedì notte si è trasformata in un incubo quando l'esercito del Myanmar ha aperto il fuoco contro un convoglio di nove veicoli armato di mitragliatrici pesanti. Secondo quanto riportato dall'Esercito di liberazione nazionale Ta'ang, un gruppo ribelle armato, il convoglio stava attraversando la cittadina di Naung Cho, nello stato settentrionale di Shan, diretto a Mandalay. Nonostante il convoglio avesse informato le autorità militari sul proprio percorso, il governo militare ha negato di aver ricevuto tale comunicazione e ha affermato che non ci sono stati feriti nello scontro.
Mentre la situazione di sicurezza continua a deteriorarsi, il bilancio delle vittime del terremoto ha raggiunto un'enorme cifra di 2.886, con 4.639 persone ferite e 373 risultano disperse, secondo l’agenzia Xinhua. Il forte sisma ha devastato intere comunità, lasciando un segno indelebile sulla vita degli abitanti.
In un toccante segnale di speranza, un ragazzo di soli 26 anni è stato estratto vivo dalle macerie di un hotel, a cinque giorni dal catastrofico terremoto. L’eroico salvataggio è stato possibile grazie a una squadra congiunta di soccorritori del Myanmar e della Turchia, che sono riusciti a recuperarlo dalle rovine dell'edificio situato nella capitale Naypyidaw. Il modo in cui le comunità locali stanno rispondendo a questa crisi è un esempio di resilienza e determinazione.
Le autorità continuano a coordinare gli sforzi per portare assistenza alle persone colpite, ma i politiche instabili continuano a mettere a rischio la sicurezza e il benessere dei civili. La comunità internazionale sta osservando con attenzione gli sviluppi ribelli nel Paese, con speranze per una risoluzione pacifica e per il sostegno alla popolazione in un momento di grande bisogno.