
Shock: Gli Stati Uniti Ordinano alle Aziende Europee di Abbandonare Diversità e Inclusione!
2025-04-01
Autore: Marco
Negli ultimi giorni, le aziende europee sono state avvertite di rinunciare ai programmi di diversità e inclusione per poter partecipare agli appalti pubblici negli Stati Uniti. Questa sorprendente direttiva è stata trasmessa tramite una lettera firmata dai funzionari degli appalti delle ambasciate statunitensi. Nella missiva si legge: «Tutti i contraenti del Dipartimento di Stato devono certificare di non gestire alcun programma che promuova la DEI in violazione delle leggi antidiscriminazione vigenti».
La questione ha sollevato un acceso dibattito e ha attirato l'attenzione a livello internazionale. In Francia, il ministero del Commercio estero ha definito le interferenze americane nelle politiche di inclusione delle aziende locali come «inaccettabili», aggiungendo che tali minacce includono anche ingiustificati dazi doganali.
A livello europeo, la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, ha commentato: «La nostra Unione è una Unione di uguaglianza. Abbiamo legislazioni sia a livello europeo che a livello nazionale che promuovono diversità e inclusione». Ha proseguito sottolineando come tali politiche sono cruciali per attrarre talenti e migliorare l'innovazione nelle imprese. Infatti, l'Unione Europea sta attuando misure per assicurare un equilibrio di genere nei consigli di amministrazione, una questione già molto avviata in Italia con la legge Golfo-Mosca, che richiede una quota del 40% di membri del genere meno rappresentato nei CDA delle società quotate.
Le implicazioni di questa direttiva americana sono enormi. Le aziende italiane e europee che desiderano partecipare a contratti pubblici negli Stati Uniti non possono ignorare le leggi locali. Anche le filiali italiane delle multinazionali statunitensi sono obbligate a seguire le normative italiane e non possono semplicemente applicare gli ordini esecutivi di Washington.
Inoltre, due nuove direttive europee hanno recentemente fatto il loro ingresso nel panorama normativo: la direttiva 2022/2381, che promuove l'equilibrio di genere nei CDA, e la direttiva 2023/970, prevista per il 2026, che mira a garantire l'uguaglianza retributiva tra uomini e donne. Le multinazionali americane con sede in Europa dovranno adeguarsi a queste normative senza possibilità di appelli al loro fori competenti.
Infine, mentre la situazione si sviluppa, la Federal Communications Commission americana ha avviato un'indagine contro Walt Disney in merito alle sue politiche di diversity, equity, and inclusion, in quella che sembra una contraddizione rispetto agli obiettivi fissati dalla nuova amministrazione. L'attenzione si concentra ora sugli studi legali che dovranno interpretare e dirimere eventuali conflitti creati da queste novità legislative.