Un episodio incredibile ha sconvolto una coppia dell'Hertfordshire che si trovava in procinto di imbarcarsi per un viaggio tanto atteso ad Atene. Dopo aver investito oltre 1.000 sterline per un soggiorno di tre giorni, si sono visti negare l'accesso all'aereo a pochi minuti dalla partenza. La causa? Una regola poco conosciuta riguardante la validità del passaporto, non segnalata dalla compagnia aerea.

La coppia, che era passata senza problemi attraverso il check-in e i controlli di sicurezza, non era a conoscenza del fatto che, in base alle nuove normative post-Brexit, il loro passaporto, pur essendo valido, non rispondeva ai requisiti richiesti per viaggiare fuori dall'Unione Europea. Infatti, secondo le regole vigenti, per gli espatri verso Paesi non appartenenti all'UE, il passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi.

Questo cambiamento ha creato confusione, soprattutto per i viaggiatori occasionali che non sono abituati a tenere d'occhio la scadenza dei propri documenti. Anche se il passaporto dei passeggeri era emesso per una durata di dieci anni, gli ultimi sei mesi di validità non possono essere utilizzati per viaggiare, ma solo come documento d'identità.

La situazione è complicata ulteriormente per i passeggeri che provengono da Paesi terzi. Coloro che viaggiano all'interno dell'Unione Europea, invece, possono utilizzare la carta d’identità valida per l'espatrio senza troppi problemi. È fondamentale essere informati sulle regole vigenti quando si sceglie una destinazione extracomunitaria.

Per chi pianifica un viaggio, è essenziale controllare non solo la validità del passaporto, ma anche eventuali restrizioni o requisiti legati all'ingresso nel Paese di destino. Questo episodio mette in evidenza la necessità di una maggiore informazione da parte delle compagnie aeree e dei sistemi di avviso per i viaggiatori, affinché casi simili non si verifichino in futuro. Non vorreste mai ritrovarvi bloccati al gate, giusto?