
Shock a San Zenone: oltre 200 uomini testati per la violenza sessuale su una giovane
2025-09-04
Autore: Francesco
Folla in attesa di giustizia
Un numero impressionante di oltre 200 uomini si è messo in fila per sottoporsi al prelievo del DNA, in un'operazione che mira a scoprire l'identità del responsabile di una violenza sessuale avvenuta nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro. Questa drammatica vicenda è emersa sabato sera, quando una ragazza di 18 anni ha denunciato l'aggressione.
Chi sono i sospetti?
Le indagini sono subito concentrate sulla 'Casa di solidarietà Papa Francesco', un centro di accoglienza situato a meno di 500 metri dal luogo del crimine. La vittima, tra i ricordi confusi e traumatici dell'accaduto, ha descritto il suo aggressore come un uomo nordafricano, con capelli ricci e carnagione scura. Nonostante la difficile situazione, nessuno degli ospiti del centro si è sottratto al test, accettando di buon grado di fornire il proprio DNA.
Un orribile attacco nel buio della notte
L'incubo per la giovane è iniziato poco prima delle 23, in un sottopassaggio ferroviario in via del Bissone. Stava per prendere il treno delle 23.04 verso la sua casa nella periferia milanese, quando è stata avvicinata e trascinata via con forza da un uomo. L'aggressione è avvenuta in un'area isolata, tra un guardrail e un muro di cemento, dove la vittima è rimasta prigioniera dell'assalitore per un tempo indefinito fino a quando quest'ultimo non si è dato alla fuga.
L'appello della magistratura
La procuratrice di Lodi, Laura Pedio, sta coordinando le indagini e ha lanciato un appello alla cittadinanza: chiunque abbia informazioni utili o immagini sulle proprie telecamere di sorveglianza, è invitato a farsi avanti. Ogni piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi fondamentale per catturare l'aggressore e portare giustizia alla giovane vittima.
Solidarietà e speranza per la vittima
Mentre la comunità si stringe attorno alla vittima, si spera che le indagini possano chiarire al più presto le dinamiche dell’accaduto e portare alla cattura dell'aggressore. In un clima di crescente preoccupazione per la sicurezza delle donne, la resa dei conti appare più urgente che mai.