L'operazione Synergia II, condotta da Interpol tra aprile e agosto di quest'anno, ha avuto un impatto devastante sulle reti criminali online. Attraverso questa operazione, sono stati chiusi ben 1.037 server utilizzati per attacchi informatici e spenti oltre 22.000 indirizzi IP coinvolti in attività illecite, come gli attacchi ransomware e il phishing.

Gli attacchi ransomware, noti per bloccare l'accesso ai dati di vittime in cambio di un riscatto, sono tra i reati più preoccupanti degli ultimi anni, mentre il phishing continua a rappresentare una minaccia costante per la sicurezza delle informazioni personali. Questa operazione ha portato all'arresto di 41 persone, molte delle quali erano leader di reti criminali altamente organizzate. Altre 65 persone sono attualmente sotto indagine, suggerendo che il lavoro delle forze dell'ordine non è ancora finito.

In totale, sono stati sequestrati 43 dispositivi elettronici, tra cui smartphone e computer portatili, che ora verranno esaminati per raccogliere ulteriori prove e identificare potenziali complici. Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla criminalità informatica, che ha acquisito nuova urgenza a causa della crescente digitalizzazione e delle vulnerabilità aumentate in diversi settori.

Gli esperti avvertono che, nonostante questi successi, la minaccia dei cybercriminali non è affatto scomparsa. Al contrario, le forze dell'ordine dovranno continuare a collaborare a livello internazionale per combattere questo fenomeno sempre più globale.