"Sentenza già scritta: Nordio faccia chiarezza con gli ispettori!"
2024-11-11
Autore: Marco
La controversa sentenza che ha di fatto paralizzato le operazioni del Centro di Pronto Accoglienza (Cpa) di Gjader in Albania era attesa, secondo quanto affermato dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Adesso il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, deve inviare gli ispettori per fare chiarezza», ha dichiarato Gasparri in risposta alla recente decisione della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma, che ha ‘congelato’ il trattenimento di due irregolari provenienti da Egitto e Bangladesh, attualmente bloccati nell’hotspot albanese in attesa di un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sui “Paesi sicuri”, previsto per luglio 2024.
Gasparri ha sottolineato l'importanza di un'ispezione per verificare il funzionamento dei meccanismi decisionali di alcuni tribunali, evidenziando anche problemi relativi a «competenze» e «riservatezza». Secondo lui, voci di corridoio suggeriscono che informazioni riservate potrebbero circolare, potenzialmente a beneficio di chi non dovrebbe essere informato riguardo al deposito dei verbali e relativi contenuti.
In un evento recente a Roma organizzato da Magistratura democratica, il giudice Silvia Albano, membro della sezione Immigrazione, ha dato l'impressione di conoscere in anticipo il contenuto di una sentenza emessa da un giudice monocratico riguardante il rientro di due immigrati dall'Albania, qualcosa di altamente discutibile. Gasparri ha espresso la sua preoccupazione: «È singolare che Albano, non responsabile di questo procedimento, sembri a conoscenza di dettagli su una sentenza già depositata. Questo non è solo un abuso della giustizia per fini politici, ma mette in discussione anche la trasparenza e le competenze».
Le sue affermazioni sono allarmanti, e ha persino paragonato la situazione a quella di nazioni con regimi autoritari, affermando che l'Italia diventa un paese pericoloso finché ci sono magistrati che operano in questo modo. Il clima di tensione è accentuato anche da minacce emanate sui social e via email, indirizzate a membri di Magistratura democratica, rendendo necessario un intervento decisivo per ripristinare l'ordine e la fiducia nel sistema giudiziario.
Con l'attenzione su questi sviluppi, la questione della gestione dell'immigrazione in Italia continua a essere al centro del dibattito pubblico e politico. Sarà fondamentale seguire gli sviluppi futuri per capire come il governo intenderà affrontare questa emergenza.