Introduzione

La scrittrice e giornalista Selvaggia Lucarelli ha affrontato l'argomento degli insulti rivoltile da Fabrizio Corona durante uno spettacolo al Teatro Nazionale di Milano. In un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, Lucarelli ha sottolineato che gli atti del noto ‘re del gossip’ - che ha utilizzato parolacce, insulti e gesti osceni nei confronti di un suo cartonato - non sono affatto un’eccezione in un contesto più ampio di violenza verbale.

La reazione di Selvaggia Lucarelli

«Vorrei dire che tutto questo mi ha fatto piacere», ha commentato, «ma la verità è che non riesco a ricevere alcun sollievo dalle pacche sulle spalle. Corona usa la stessa violenza nei miei confronti e nei confronti di molte altre donne e uomini sui suoi canali social e in diverse piattaforme, monetizzando il tutto nel silenzio generale. C’è una sorta di complicità nel riderci sopra, con approvazioni e rilanci della stampa».

Denunce e minacce

Lucarelli ha poi aggiunto che molti le chiedono se intende denunciare Corona, ma ha rivelato di aver già presentato numerose denunce in suo favore nell'ultimo anno. «Mi ha continuamente minacciata e insultata, anche durante gli eventi di presentazione del suo libro», ha spiegato, accennando a commenti espliciti anche sui suoi datori di lavoro e sui suoi familiari.

Scetticismo verso la giustizia

Inoltre, Selavaggia ha espresso il suo scetticismo riguardo all'efficacia della giustizia, affermando che “la giustizia sembra aver aiutato più Corona che me”. Infatti, ha rivelato che, stando a quanto sembra, Corona non avrebbe alcun bene intestato. «Sarebbe interessante capire se sia vero e come questo possa accadere», ha concluso.

Impunità e media italiani

Questa situazione getta anche una luce sulla questione più ampia dell'impunità di certi personaggi pubblici, che continuano a operare senza conseguenze, mentre si ignora il dolore che infliggono agli altri. In un contesto simile, non si può non considerare anche le recenti polemiche riguardanti la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) e l’uso di memecoin, che meritano un'analisi più approfondita da parte dei media. Questa situazione mette in evidenza la necessità di una maggiore responsabilità e rispetto all'interno del panorama mediatico italiano.