Un clamoroso colpo di scena ha scosso il Libano ieri, quando la moglie e la figlia di Duraid Assad, cugino del deposto presidente siriano Bashar Assad, sono state arrestate all'aeroporto di Beirut. I due avrebbero cercato di fuggire utilizzando passaporti presumibilmente falsi. Questo fatto ha suscitato un'ondata di reazioni nei social media e tra gli analisti geopolitici.

Rasha Khazem, consorte di Duraid, e la loro figlia Shams, sono stati bloccati mentre tentavano di imbarcarsi su un volo diretto verso l'Egitto. Secondo quanto riportano fonti della sicurezza libanese, le due donne erano entrate illegalmente nel Paese. La situazione diventa ancora più complicata considerando che Rifaat Assad, lo zio di Bashar, era riuscito a partire il giorno prima senza essere arrestato, viaggiando con passaporto legittimo.

Non è un caso isolato: Rifaat Assad è attualmente sotto indagine in Svizzera, dove è stato accusato di crimini di guerra e crimini contro l'umanità risalenti a oltre quarant’anni fa. Queste accuse si riferiscono a presunti omicidi e torture di persone durante il regime del padre di Bashar, Hafez Assad.

La cattura delle familiari di Assad ha riacceso i riflettori sui legami della dinastia Assad con il crimine e la repressione. Si prevede che ulteriori sviluppi possano emergere nelle prossime ore, con la comunità internazionale che osserva attentamente le mosse del regime siriano e dei suoi alleati. Resta da vedere quali conseguenze avrà questo arresto e se porterà a ulteriori pressioni sul regime.

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