
Scoppia lo scandalo: gli editori francesi denunciano Meta per violazione del copyright
2025-03-12
Autore: Marco
Mercoledì, la SNE, l’associazione che rappresenta i principali editori francesi, ha fatto un clamoroso passo legale contro Meta, la conglomerata tecnologica proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp. Accusano l'azienda di violare le leggi sul copyright, in particolare per aver utilizzato senza autorizzazione i testi dei libri pubblicati per addestrare Llama, il controverso modello di intelligenza artificiale generativa di Meta. L'associazione non si è fermata qui, affermando che le pratiche di Meta infringono anche i regolamenti europei in materia di intelligenza artificiale, e ha già allertato la Commissione Europea in merito alla questione.
Oltre alla SNE, sono coinvolti anche l'associazione francese degli autori SGDL e il sindacato degli scrittori SNAC, creando un fronte unito contro quella che definiscono una chiara violazione dei diritti d'autore. Le intelligenze artificiali generative, come Llama, necessitano di enormi quantità di dati scritti e immagini per generare contenuti nuovi e originali, ma la questione comune è: a che prezzo per gli autori e gli editori?
Il presidente della SNE, Vincent Montagne, ha dichiarato che l'associazione ha raccolto evidenze di violazioni «massicce» del diritto d'autore, evidenziando l’importanza di proteggere la proprietà intellettuale nel panorama sempre più competitivo dell’editoria digitale. Nonostante i vari tentativi di contattare Meta per discutere di queste pratiche, le risposte sono state assenti.
Ma questa non è la prima volta che un simile scontro legale ha luogo nel mondo della tecnologia. Solo pochi mesi fa, il New York Times ha intentato causa contro OpenAI e Microsoft per accuse simili, e altre associazioni di editori e giornali in India hanno seguito l'esempio, sollevando interrogativi su come le grandi aziende tecnologiche gestiscano i dati protetti da copyright.
Gli sviluppi di questo caso potrebbero avere implicazioni significative non solo per il settore editoriale francese ma anche per l'intero panorama europeo e globale, scrutando una nuova era di diritti digitali e rispetto della proprietà intellettuale.