Scienza

Scoperto il cratere da impatto meteoritico più antico in Australia: un tesoro del passato largo 100 km

2025-03-07

Autore: Maria

Una scoperta sensazionale è stata effettuata da un gruppo di ricercatori della Curtin University: il più antico cratere da impatto meteoritico mai identificato sul nostro pianeta è stato svelato in Australia. Situato all'interno delle antiche rocce del North Pole Dome nella regione di Pilbara, questo cratere risale a circa 3,5 miliardi di anni fa, un'epoca in cui la Terra stava ancora perfezionando la sua forma.

Fino ad ora, il cratere più antico conosciuto aveva un'età di 2,2 miliardi di anni. "Questa scoperta cambia radicalmente il nostro paradigma sulla storia della Terra", ha affermato il Professor Tim Johnson, co-responsabile dello studio. L’analisi ha rivelato la presenza di coni di impatto, dimostrando l'esistenza di una collisione cosmica di proporzioni colossali. La formazione dei coni di impatto è unica e si verifica esclusivamente in seguito a impatti meteoritici ad alta velocità, che in questo caso hanno superato i 36.000 chilometri orari.

Questo impatto ha generato una straordinaria onda d'urto, creando un cratere largo oltre 100 chilometri e spargendo detriti su ampie aree della superficie terrestre. Questi eventi non solo hanno modellato il paesaggio primordiale della Terra, ma potrebbero anche aver influenzato l’emergere della vita stessa.

Durante questo periodo, la Terra era dominata da eruzioni vulcaniche, e l'assenza di un ozonosfera rendeva l'ambiente ostile. Tuttavia, le piscine di acqua calda create dai crateri potrebbero aver fornito un ambiente favorevole per lo sviluppo della vita microbica primordiale. Secondo il Professor Chris Kirkland, co-autore dello studio: "L'energia liberata da questi impatti potrebbe aver avuto un impatto significativo sulla formazione della crosta terrestre, permettendo al magma di risalire dal mantello verso la superficie, modificando così la geologia del pianeta".

Inoltre, il team di ricerca sottolinea che questi eventi potrebbero aver avuto un ruolo cruciale nella formazione dei cratoni, le porzioni più antiche e stabili dei continenti. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications, ed aprono nuove prospettive sullo studio della storia della Terra e delle origini della vita.

Ma non finisce qui! Mentre ci sorprende la scoperta di questo cratere preistorico, circolano notizie rassicuranti riguardo alla possibile minaccia di meteoriti: le probabilità che YR4 colpisca la Terra nel 2032 sembrano diminuire. Resta da vedere come evolverà la ricerca sugli asteroidi, ma per ora possiamo sentirci al sicuro!