
Scoperta sorpresa: il fungo noto per il suo sapore orribile contiene la sostanza più amara al mondo!
2025-04-14
Autore: Marco
Il fungo Amaropostia stiptica e il suo sapore terribile
Già famosissimo per il suo sapore ripugnante, il fungo Amaropostia stiptica ora cattura l'attenzione per una caratteristica sorprendente: contiene la sostanza più amara mai scoperta! Una squadra di esperti fisiologi e biochimici del Leibniz Institute for Food Systems Biology e del Leibniz Institute of Plant Biochemistry ha analizzato la sua composizione molecolare, rivelando segreti affascinanti sull'origine della sua amarezza.
Alla ricerca della sostanza più amara
Nel corso di uno studio approfondito, i ricercatori hanno identificato tre nuovi composti amari nel fungo. Sottoposti a test su cellule gustative in laboratorio, ogni composto ha attivato uno dei circa 25 recettori del gusto amaro presenti negli esseri umani. La scoperta più entusiasmante? L'oligoporina D, una sostanza che stimola il recettore TAS2R46 anche a concentrazioni incredibilmente basse: solo 63 milionesimi di grammo per litro. Per darvi un'idea, questa quantità equivale a una goccia di olio in una piscina olimpionica!
Il mistero dell'amarezza e la sua evoluzione
Il nostro cervello, grazie a recettori specifici, percepisce il sapore amaro e ci avverte di evitare sostanze potenzialmente tossiche. Ma attenzione: non tutte le sostanze amare sono pericolose! Il fungo Amaropostia stiptica, sebbene contenga la sostanza più amara, non è tossico, mentre il celebre Amanita phalloides è letale, pur avendo un sapore gradevole. Gli autori dello studio spiegano che gli esseri umani non sono i principali consumatori di funghi: molti vertebrati e invertebrati se ne cibano e hanno sviluppato recettori in grado di distinguere tra funghi commestibili e velenosi.
Un salto nella scienza del gusto
Sebbene questo fungo non possa dare risposte definitive, la sua scoperta è fondamentale per arricchire i nostri database sul sapore amaro, finora dominati da piante da fiore e sostanze sintetiche. I dati su composti di origine fungina sono scarsi e questa nuova scoperta potrebbe aiutarci a comprendere meglio i recettori del gusto amaro, che sono evoluti oltre 500 milioni di anni fa e si trovano non solo nella bocca, ma anche in organi come stomaco, intestino, cuore e polmoni.
Il futuro della salute e dell'alimentazione
La scoperta dell'oligoporina D nel fungo Amaropostia stiptica apre nuove strade per la ricerca sulla salute e sull'alimentazione. Conoscere più profonda della composizione e degli effetti del gusto amaro potrebbe rivoluzionare non solo il nostro modo di percepire i cibi, ma anche il loro utilizzo in ambito medico e nutrizionale. Restate sintonizzati: il mondo dei funghi ha molto ancora da raccontare!