
Scoperta Scioccante: Il Paracetamolo e L'Autismo, Una Leggenda Da Sfatare!
2025-09-23
Autore: Francesco
Il Mistero del Paracetamolo in Gravidanza
La scienza è spesso al centro di dibattiti accesi, ma le recenti affermazioni di Trump sollevano interrogativi inquietanti. È davvero possibile che il paracetamolo assunto durante la gravidanza sia collegato all'autismo? Per far luce su questa questione, abbiamo intervistato Giuseppe Remuzzi, esperto dell’istituto Mario Negri.
Un Nesso Inesistente?
"Attualmente, i dati scientifici suggeriscono che non esiste alcun legame tra paracetamolo in gravidanza e rischio di autismo. Anzi, è considerato tra i farmaci più sicuri da assumere in questa fase, raccomandato per la febbre alta" spiega il professor Remuzzi.
Un'Analisi Controverso
Ma cosa ha scatenato questa notizia? Si tratta di un'analisi di 46 studi, compreso uno dal Mounth Sinai Hospital. Tuttavia, Remuzzi sottolinea che la metodologia utilizzata è inconsueta e presenta diverse limitazioni. "Può essere un punto di partenza per ulteriori ricerche, ma non una conclusione definitiva".
Autismo: Nessuna Cura Magica!
Trump ha parlato di leucovorina come possibile trattamento. Ma attenzione: "Non esiste una cura per l'autismo", chiarisce Remuzzi. I farmaci attualmente in uso servono solo a gestire i sintomi, non a risolvere il problema.
Leucovorina: Cosa Si Nasconde Dietro?
La leucovorina, nota anche come acido folinico, è spesso confusa con le terapie antitumorali. È una forma attiva dell'acido folico, spesso assunto da donne in gravidanza. Remuzzi avverte che, sebbene ci siano studi che mostrano miglioramenti per alcune forme di autismo, non si tratta di una terapia contro la malattia.
Un Aumento di Casi o Maggiore Consapevolezza?
Negli Stati Uniti si è registrato un aumento dei casi di autismo negli ultimi anni. Ma è giusto parlarne come di una ‘epidemia’? "Non è un aumento reale, ma piuttosto un miglioramento nella capacità di diagnosi da parte dei neuropsichiatri infantili", afferma Remuzzi.
Genetica e Fattori Ambientali
C'è una componente genetica nell'autismo. I fratelli di bambini autistici possono presentare a loro volta sintomi, ma il rischio non dipende da un solo gene. Fattori ambientali, come l'età dei genitori e l'esposizione a inquinanti, giocano un ruolo significativo.
In Conclusione: Educazione Prima di Tutto!
Esistono interventi educativi e comportamentali efficaci per gestire l'autismo, ma la comunità scientifica concorda: una cura non è ancora a portata di mano. Rimanere informati e consapevoli è fondamentale per il benessere delle famiglie.