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Scoperta la Truffa ai Danni di un Parroco Anziano: Intascati 100mila Euro!

2025-01-18

Autore: Chiara

Rimini, 18 gennaio 2025 – Un incredibile caso di truffa ha colpito un anziano parroco di 82 anni, ritiratosi dalla sua attività parrocchiale, che è stato raggirato da due imprenditori riminesi, rispettivamente di 49 e 57 anni. Con astuzia, hanno approfittato della sua generosità, facendosi passare per persone in difficoltà. Nel corso di dieci anni, sono riusciti a sottrargli circa 100mila euro tra contanti e assegni circolari.

Nelle scorse udienze, davanti al giudice monocratico di Rimini, il vice procuratore onorario Leonardo Berardi ha ascoltato diversi testimoni, tra cui il prete stesso, sua sorella e un ex creditore di uno degli imputati, che ha dichiarato di aver incassato un assegno di circa 6mila euro firmato dal sacerdote. Questo assegno era stato ricevuto per coprire un debito significativo, rivelando ulteriormente la rete di manipolazione orchestrata dai due uomini.

L’ex parroco, la cui condizione psichica ha reso più facile l’inganno, ha continuato a elargire somme ai due senza sospettare nulla. Iniziando dal 2012, hanno cominciato a chiedere denaro per bollette, mutui e altre spese urgenti. Spinto dal suo spirito caritatevole, il prete ha prelevato denaro dal suo conto personale e ha effettuato sia pagamenti in contante che bonifici. Comportamenti sospetti si sono presentati quando i due raggiratori sono riusciti a convincere il sacerdote a firmare degli assegni.

La situazione è stata notata da alcuni familiari del prete, che hanno coinvolto l’avvocato Maurizio Ghinelli, il quale ha sporto denuncia contro i due imprenditori, accusandoli di circonvenzione di incapace e truffa. Le indagini, condotte dal pm Davide Ercolani, sono iniziate nel 2022 e hanno messo in luce tutti i dettagli di questo triste episodio.

Negli ultimi mesi, proprio prima della denuncia, il sacerdote aveva firmato otto assegni per importi variabili da 3mila a 6mila euro, tutti bloccati grazie all'intervento legale. Inoltre, le autorità hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, alla ricerca di assegni e ulteriori indizi per supportare l’accusa.

La prossima udienza è fissata per il 13 febbraio, in attesa di ulteriori sviluppi in questo affare che ha lasciato la comunità incredula e indignata. Questo caso ricorda quanto sia importante proteggere coloro che, per la loro vulnerabilità, possono diventare facili bersagli di truffe.