
Scontri violenti a Buenos Aires: la protesta dei pensionati degenera
2025-03-12
Autore: Francesco
Mercoledì pomeriggio, mentre in Italia si preparavano per la sera, Buenos Aires è stata teatro di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine davanti al parlamento argentino. La polizia ha arrestato almeno 31 individui e ci sono stati diversi feriti, inclusi almeno due agenti e una donna, colpita da una pietra.
La manifestazione, che si svolge ogni mercoledì, ha visto centinaia di pensionati riunirsi per protestare contro i severi tagli alla spesa pubblica introdotti dal presidente Javier Milei. Questa volta, alla protesta si sono uniti anche gruppi di tifosi di calcio e attivisti di sinistra, rendendo la situazione ancora più tesa e complessa.
I manifestanti hanno innescato incendi nei cassonetti della spazzatura e persino in un’auto della polizia nelle strade adiacenti ad Avenida de Mayo. Alcuni hanno lanciato pietre e utilizzato bastoni, mentre la polizia ha risposto sparando proiettili di gomma e impiegando gas lacrimogeni, oltre a idranti per disperdere la folla.
Non solo il parlamento, ma anche la Casa Rosada, residenza del presidente, ha visto un’intensa mobilitazione delle forze di sicurezza. Le tensioni sono palpabili in tutto il paese, con i cittadini che si sentono sempre più frustrati per la situazione economica e sociale in deterioramento.
"Il popolo argentino ha il diritto di far sentire la propria voce," ha dichiarato un manifestante. Questi eventi non sono isolati: il clima di protesta sta crescendo in Argentina e si prevede che altre manifestazioni seguiranno nei prossimi giorni. Cosa potrebbe significare tutto ciò per il futuro politico del presidente Milei? Solo il tempo lo dirà, ma la situazione è senza dubbio da monitorare.