Scontri a Bologna: la destra al contrattacco, gli antifascisti in allerta. Salvini attacca i 'centri sociali'
2024-11-10
Autore: Maria
La campagna elettorale in Emilia Romagna si intensifica a una settimana dalle elezioni, e le tensioni sono esplose in seguito alla manifestazione di estrema destra a Bologna, che ha visto il contraddittorio intervento dei collettivi antifascisti. Le forze dell’ordine, schierate per mantenere la calma, hanno dovuto contenere le provocazioni, con tre agenti feriti durante i disordini.
La premier Giorgia Meloni ha espresso solidarietà alle forze di polizia, definendo gli antifascisti come "soliti violenti" che lanciano attacchi con petardi e sassi, mettendo a rischio la sicurezza degli agenti. La presidente del Consiglio ha denunciato la sinistra accusandola di tolleranza verso i facinorosi, affermando che dovrebbero mostrare solidarietà a chi lavora per la sicurezza della comunità.
Le parole di Meloni hanno scatenato una vera e propria escalation di polemiche. Matteo Salvini ha etichettato gli antifascisti come “delinquenti rossi” e ha lanciato un attacco frontale ai centri sociali, descrivendoli come "occupati dai comunisti" e buffer di criminalità. Chiede al ministro dell’Interno di chiudere questi centri, definendoli luoghi di illegalità e violenza. In un video sui social, li ha ribattezzati “zecche rosse” e ha invocato misure severe contro di loro, dicendo: "In Italia, libero e democratico nel 2024, queste scene non devono più accadere".
Anche il generale Roberto Vannacci si unisce a questo coro di condanna, dichiarando che i centri sociali sono stati luoghi di episodi violenti e atti illegali, e sottolineando come questi possano istigare alla violenza contro i cittadini rispettosi delle leggi.
Il vice segretario della Lega, Andrea Crippa, ha commentato le violenze subite dalle forze dell'ordine, definendole "una vergogna" e affermando che i colpevoli meritano la galera.
In risposta a queste affermazioni, Riccardo Magi di +Europa critica il governo per non risolvere i problemi facilmente percepibili dai cittadini, come il caos nei trasporti, e accusa Salvini di distrarre l'opinione pubblica con i centri sociali.
A Bologna, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha preso posizione al fianco delle piazze antifasciste, affermando che la marcia nera di Casapound rappresenta un affronto per la città. Ha dichiarato: "I fascisti li abbiamo già fermati e li fermeremo ancora, le associazioni neofasciste devono essere sciolte".
Questa situazione, già tesa per l'imminente voto, rischia di incendiarsi ulteriormente con le varie manifestazioni e i contrapposti schieramenti in campo. La sicurezza nelle città italiane diventa un tema centrale, mentre il paese si avvicina a un'importante tornata elettorale.