Sclerosi sistemica, la Lega italiana: "La Calabria risparmia 3 euro sul farmaco, ma condanna i pazienti a ulcere e dolori addominali"
2025-01-19
Autore: Sofia
Un’inaspettata e forte denuncia arriva dai pazienti affetti da sclerosi sistemica progressiva, che si dichiarano raggirati e trascurati da un servizio farmaceutico della Regione Calabria. A fronte di un risparmio di soli 3 euro a fiala, stanno affrontando conseguenze devastanti per la loro già compromessa condizione clinica, causata da una patologia insidiosa e cronica.
La Lega Italiana Sclerosi Sistemica ha evidenziato che la Regione Calabria, in seguito all'ultima gara regionale per l'approvvigionamento dei farmaci, ha ottenuto l'Iloprost generico al prezzo di 34,75 euro, rispetto ai 37,80 euro del farmaco originale, creando una differenza superficiale di 3,05 euro. Durante la gara, era presente anche un altro generico di terza azienda venduto a 38,24 euro.
Il 22 aprile 2024, l’associazione ha accolto una raccolta firme spontanea da parte dei pazienti, che chiedevano a gran voce il ritorno alla somministrazione del farmaco originale Endoprost tramite pompa infusoria, presentando immediatamente una richiesta agli uffici regionali competenti.
La direzione generale del dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria ha risposto affermando che "l'appropriatezza della cura non sarebbe stata inficiata in alcun modo dall'utilizzo dell'Iloprost aggiudicato in gara". Tuttavia, la Lega ha messo in luce come l’assegnazione di un farmaco dovrebbe tenere conto delle necessità cliniche e delle reali condizioni di salute dei pazienti.
È fondamentale sottolineare come numerosi studi scientifici abbiano dimostrato che la bioequivalenza dei farmaci non equivalga a una equivalenza terapeutica. I pazienti si sono infatti rivolti alla Lega Italiana Sclerosi Sistemica, evidenziando un deterioramento delle loro condizioni cliniche dopo mesi di trattamento con l’Iloprost bioequivalente.
Tra i sintomi lamentati vi è la ricomparsa di ulcere digitali, intensi dolori addominali e sindromi da malassorbimento. L'associazione ha specificato che il risparmio apparentemente realizzato dalla Regione Calabria non fa altro che aumentare le spese sanitarie complessive, poiché per affrontare le nuove complicazioni sarà necessario incrementare le sedute di infusione del farmaco generico, sovraccaricando ulteriormente il già fragile sistema venoso dei pazienti.
In aggiunta, i pazienti esprimono la necessità di un adeguato supporto in ambito di wound-care, chirurgia vascolare e algologia, specialità terapeutiche spesso assenti sul territorio. Senza un intervento immediato, si rischia di affrontare gravi problemi, incluso il rischio di amputazione delle parti colpite da ulcere infette e dolorose, trasformando una già difficile vita quotidiana in un vero e proprio incubo.