Nazionale

Sciopero Generale in Arrivo: Cgil e Uil Mobilitati Contro la Manovra del Governo Meloni

2024-10-31

Autore: Francesco

Il sindacato Cgil e Uil scendono di nuovo in piazza, proclamando uno sciopero generale per il 29 novembre, contro la manovra economica ritenuta "inadeguata" dal governo guidato da Giorgia Meloni. Questa decisione sottolinea la crescente frattura all'interno del panorama sindacale italiano, con la Cisl che si discosta dai suoi alleati storici.

In un'intervista, la premier Meloni ha risposto alle critiche, affermando che ci sono aspetti della manovra che dovrebbero essere apprezzati dai sindacati, e ha messo in evidenza l'approssimarsi della convocazione presso Palazzo Chigi per il 5 novembre. Tuttavia, la Lega ha fatto eco alle dichiarazioni del governo, definendo la mobilitazione sindacale come "ridicola" e accusando i sindacati di opporsi all’aumento dei redditi per i lavoratori.

Il clima di conflitto si intensifica mentre i gruppi di opposizione potrebbero unirsi alla causa dei sindacati, come già avvenuto in passato. Lo sciopero prevede otto ore di stop e manifestazioni in tutto il territorio nazionale e mira a sollecitare cambiamenti sostanziali alla legge di Bilancio, che per adesso sembra privilegiare modifiche relative a criptovalute e fiscalità delle imprese beneficate da aiuti pubblici.

Gli emendamenti dovranno essere presentati entro l’11 novembre, con l'ambizione di finalizzare la legge prima delle festività natalizie. Tuttavia, le problematiche sollevate dai sindacati sui temi di fisco, salari e pensioni, sanità e sicurezza sul lavoro sembrano distanti dalle modifiche previste.

Cgil e Uil sostengono che la manovra non affronta i gravi problemi del Paese e invocano un'inversione di rotta, replicando no ai tagli e richiedendo un incremento del potere d'acquisto, nonché un maggiore finanziamento per sanità, istruzione, e servizi pubblici. I sindacati chiedono anche di focalizzarsi su dove si trovano realmente le risorse: oltre ai profitti straordinari, anche sull'evasione fiscale e sulle ricchezze non considerate.

La risposta della Lega, attraverso commenti sarcastici, mette in dubbio le motivazioni dei sindacati mentre la premier Meloni continua a difendere la manovra, evidenziando misure come il taglio del cuneo fiscale e l’incremento della occupazione femminile.

La prossima settimana inizieranno anche le audizioni alla Camera, ma alcuni, come i leader di Cgil e Uil, sono scettici sull'efficacia di tali incontri. Il leader del Uil ha affermato che potrebbe rivedere la posizione sullo sciopero solo se il governo dimostrerà apertura verso le proposte sindacali. Al contrario, la Cisl vede segnali positivi, sostenendo che molte delle misure proposte si allineano con le loro istanze.

Il dibattito è acceso e gli sviluppi futuri potrebbero cambiare il corso delle trattative e delle mobilitazioni. La tensione è palpabile e la strada verso il 29 novembre si preannuncia ricca di colpi di scena.