Finanze

Scandalo Tesla: Gli Ambientalisti Rivoluzionano il Gioco!

2025-03-23

Autore: Giovanni

La Tesla di Elon Musk sta attraversando un periodo turbulento e la sua immagine di paladina dell’elettrico è messa gravemente in discussione. Questa automobile, che fino a poco tempo fa rappresentava un simbolo di sostenibilità, ora si trova al centro di una tempesta mediatica. Secondo la società francese Greenly, specializzata nella misurazione dell'impronta di carbonio, Tesla avrebbe sovrastimato i benefici ambientali della sua flotta elettrica di oltre il 40% per il 2023. I numeri parlano chiaro: la compagnia ha dichiarato di aver evitato l'emissione di 20 milioni di tonnellate di CO2, mentre i dati reali indicano un valore compreso tra 10,2 e 14,4 milioni di tonnellate, evidenziando una differenza allarmante tra il 26% e il 49%.

Questa mancanza di trasparenza solleva serie preoccupazioni non solo sulle affermazioni di Tesla, ma sull'intero settore automobilistico elettrico. La grande domanda è: stiamo assistendo alla nascita di un nuovo scandalo, un "Electric gate"?

Una riflessione importante va fatta riguardo al tempismo di queste rivelazioni. Perché emergono ora, dopo che Musk ha assunto ruoli chiave nell'amministrazione Trump? Queste statistiche di Greenly si aggiungono a una serie di problemi già esistenti per la Tesla, che ha visto un drastico calo delle vendite dalla fine del 2024. Infatti, nei dati di febbraio 2025, si prevede un crollo delle immatricolazioni in Europa di ben -45,2%. L'Italia segna un crollo ancor più preoccupante con -54,5% a febbraio, e -44,5% nei primi due mesi dell’anno.

Negli Stati Uniti, il calo si è mantenuto su un -10% rispetto al mese precedente, con molti automobilisti che decidono di disfarsi delle proprie Tesla in segno di protesta contro le scelte di Musk, soprannominato “Mr. Forbici” per i suoi tagli alla spesa federale. Questo ha portato a un incremento dell'1,4% delle permute totali delle vetture Tesla, il livello più alto mai registrato. Le proteste non coinvolgono solo i clienti: anche gli investitori sono preoccupati, con le azioni che hanno subito una diminuzione del 42%, mentre i lavoratori in diverse città hanno manifestato, talvolta anche con atti di vandalismo.

Ma le tensioni non si fermano qui. In Germania, i tassisti che usano Tesla raccontano di clienti riluttanti a salire sulle loro auto a causa della scarsa fiducia nel marchio, alimentata dalle posizioni politiche di Musk. La situazione si complica ulteriormente con l'appoggio di Musk al partito di destra AfD, che ha generato un clima di contestazione tra i consumatori.

In un contesto di crescente tensione, l’ex presidente Trump ha espresso solidarietà nei confronti di Musk, promettendo severe punizioni per chi vandalizza le auto Tesla, minacciando pene fino a 20 anni di carcere. La questione di Tesla si trasforma così non solo in una crisi aziendale, ma in un vero e proprio scontro culturale, con l'eco delle polemiche che si propaga ben oltre i confini dell'industria automobilistica.