Scandalo in Brasile: la fabbrica di BYD chiusa per schiavitù moderna dei lavoratori!
2024-12-24
Autore: Marco
La Procura del lavoro del Brasile ha emesso un'ordinanza per la chiusura del cantiere di una fabbrica dell'azienda di auto elettriche cinese BYD, dopo che numerose ispezioni hanno rivelato che ben 163 lavoratori vivevano in condizioni assimilabili alla schiavitù. La BYD, che ha recentemente raggiunto la vetta come il maggior produttore di auto elettriche al mondo, ha dichiarato di aver cessato immediatamente ogni collaborazioni con la Jinjiang Construction Brazil, l'impresa responsabile del cantiere.
La nuova fabbrica, che avrebbe dovuto aprire nel marzo del 2025 a Camaçari, vicino a Salvador, capitale dello stato di Bahia, rappresentava un progetto significativo per BYD, la prima struttura al di fuori dell'Asia. Tuttavia, le condizioni di lavoro inaccettabili hanno costretto le autorità a intervenire.
Un rapporto della Procura ha sollevato gravi accuse: i lavoratori, per la maggior parte cinesi, erano costretti a sostenere le spese per i voli di andata e ritorno verso il Brasile, dovevano consegnare i loro passaporti e rinunciare al 60% del loro stipendio all'azienda di costruzione. In caso di dimissioni anticipate, il denaro trattenuto non sarebbe stato restituito e i biglietti aerei non rimborsati. Inoltre, i contratti imponevano turni di lavoro di dieci ore con pochissime possibilità di pausa o giorno di riposo. Le condizioni di sicurezza sul lavoro erano gravemente insufficienti e gli alloggi forniti dall’azienda presentavano gravi carenze igieniche.
Questa vicenda solleva interrogativi anche sul rispetto dei diritti umani nelle catene di approvvigionamento delle aziende multinazionali, invitando a una riflessione più profonda sul futuro del lavoro dignitoso in Brasile e nel mondo.