
Scandalo a Catania: Sospeso il Direttore Sanitario per Abusi Sessuali
2025-09-10
Autore: Chiara
Shock all'Asp di Catania
Un clima di incredulità ha avvolto l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catania dopo la notizia della sospensione del direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina. Il Gip ha deciso di sospenderlo per un anno a seguito di accuse gravissime di violenza sessuale ai danni di una giovane dottoressa dell'ospedale di Paternò, dove Reina ricopriva il ruolo di primario.
Il Provvedimento e le Accuse
L'operato di Reina, come riportato in una nota dall'Asp, ha sollevato una serie di preoccupazioni riguardo la tutela delle vittime e l'integrità delle istituzioni sanitarie. "Le circostanze richiedono un rigoroso rispetto e responsabilità" ha dichiarato l'ente, evidenziando l'importanza di proteggere chi è coinvolto nell'inchiesta.
Un Modus Operandi Terrificante
Secondo le inchieste della Procura di Catania, dal 2020 al 2024, Reina avrebbe messo in atto comportamenti deplorevoli all'interno dell'ospedale, cercando di estorcere prestazioni sessuali da diverse professioniste. Le accuse non si limitano a un singolo episodio, ma si riferiscono a una serie di "atti sessuali ripetuti" compiuti attraverso l'abuso della sua posizione di potere.
Le Vittime Temono Ritorsioni
Le dottoresse coinvolte nel caso, spaventate da possibili ritorsioni e da pregiudizi professionali, avrebbero subito in silenzio le aggressioni. Questo scenario solleva interrogativi inquietanti sulla cultura del terrore e dell'impunità che può esistere anche in contesti che dovrebbero garantire cura e sicurezza.
Prove Sottoposte a Revisione
Nonostante il Gip abbia ritenuto esistessero gravi indizi a carico di Reina, solo un episodio specifico è stato confermato, supportato anche da videoriprese. Gli eventi, ripresi durante il lavoro, evidenziano un comportamento totalmente inaccettabile e una violazione dei diritti delle donne nella professione sanitaria.
Una Luce su un Problema Strutturale
Questo caso mette in luce un problema serpentino che affligge il settore sanitario, dove l'abuso di potere può manifestarsi in modi devastanti. La situazione a Catania è solo un campanello d'allarme, richiedendo un'azione risoluta per proteggere i lavoratori e le lavoratrici del settore dalla violenza e dalle ingiustizie.