Satelliti, Cavi Sottomarini e Sicurezza: Come L'Italia Comunica in un Mondo Sempre Più Pericoloso
2025-01-08
Autore: Giulia
La sicurezza delle comunicazioni riservate è diventata una delle priorità strategiche per tutti i Paesi, in particolare per l'Italia, dove le forze di polizia, l'intelligence e le forze armate sono sotto costante minaccia di cyberattacchi e spionaggio. In questo contesto, il governo sta valutando di potenziare le proprie infrastrutture digitali, considerando collaborazioni con aziende all'avanguardia come Starlink, fondata da Elon Musk, specialista in satelliti a orbita bassa.
I dati sensibili del governo italiano si muovono attraverso flussi criptati. Questi flussi viaggiano principalmente tramite cavi sottomarini e satelliti geostazionari. Tuttavia, l'evoluzione tecnologica ha portato anche nuove minacce imprevedibili, evidenziando l'urgenza per l'Italia di aggiornare le proprie misure di sicurezza.
Un passo significativo è stato fatto dalla Farnesina, che ha recentemente conferito a un raggruppamento di imprese, composto da B.T. Italia e Leonardo, la gestione dei servizi di connettività e sicurezza informatica per le proprie sedi diplomatico-consolari. Per le forze di polizia, le comunicazioni tra le centrali operative e le pattuglie di polizia sono gestite tramite ponti radio, utilizzando un sistema digitale criptato conosciuto come Tetra, sotto la supervisione del ministero dell'Interno.
La gestione dei cavi sottomarini è di competenza di Telecom Italia Sparkle, ma tali infrastrutture sono state recentemente messe alla prova da episodi di sabotaggio, che hanno sollevato preoccupazioni sulla loro vulnerabilità. Di conseguenza, la ricerca di alternative più sicure si fa sempre più pressante. La nuova frontiera della comunicazione è rappresentata dai satelliti a orbita bassa, dove Starlink detiene una posizione dominante sia per i costi che per le tecnologie avanzate. Al contrario, i satelliti militari italiani attualmente operano a orbita alta, il che ne riduce l'efficacia.
In questo ambito, il programma Sicral (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e Allarmi), gestito da Telespazio, rappresenta il cuore pulsante delle comunicazioni militari italiane. Il governo ha recentemente approvato un progetto da 300 milioni di euro per il satellite 'Sicral R1', destinato a migliorare le comunicazioni governative e ad aumentare la resilienza della rete satellitare. Tuttavia, il satellite Sicral 1B, attualmente in orbita, sta per terminare la sua vita operativa, portando la necessità di un nuovo satellite in orbita geostazionaria entro il 2026 per garantire la continuità delle comunicazioni nazionali.
Il possibile accordo con Starlink solleva a sua volta interrogativi sui satelliti a orbita bassa. Questi satelliti promettono di offrire maggiore versatilità, efficienza e copertura. Ma, come già accaduto con il programma Iris2, i tempi di attuazione potrebbero rivelarsi più lunghi del previsto. In Italia, l'Agenzia Spaziale Italiana sta lavorando alla creazione di una costellazione nazionale di satelliti, attesa per l'estate. È fondamentale per la Difesa disporre di una copertura satellitare efficace dell'intero Mediterraneo, un'area cruciale dove operano le forze italiane in missioni internazionali. La corsa verso l'innovazione satellitare è solo all'inizio, e l'Italia si trova sulla soglia di una nuova era nella sicurezza delle comunicazioni.