Santanchè: 'Le Voci di Dimissioni Sono Surreali'
2025-01-21
Autore: Chiara
Il recente rinvio a giudizio di Daniela Santanchè, ministra del Turismo, ha sollevato un vespaio di speculazioni riguardo a dimissioni imminenti. Tuttavia, la ministra ha risposto a tali voci definendole "surreali", sottolineando che un rinvio a giudizio non implica automaticamente l'abbandono del proprio incarico.
Le preoccupazioni sulla sua posizione si amplificano alla luce delle accuse che pesano su di lei, tra cui il falso in bilancio e una potenziale truffa ai danni dell'INPS relativo alla cassa Covid. Questi processi potrebbero indebolire la sua capacità di operare efficacemente come ministro e, per estensione, mettere a rischio la stabilità del governo di Giorgia Meloni.
Meloni, attualmente, sta valutando attentamente come procedere. Secondo fonti interne, la premier è consapevole che gestire il Paese richiede decisioni sagge e senza errori, un atteggiamento già dimostrato nei confronti di altri membri del governo. Le voci su una possibile uscita di Santanchè sono state discusse privatamente, con alcuni membri di Fratelli d'Italia che suggeriscono che un passo indietro da parte della ministra potrebbe essere la soluzione meno traumatica.
Recentemente, Santanchè ha affermato di essere attualmente occupata in importanti incontri a Milano, e ha un confronto imminente in Arabia Saudita per l'allestimento del Villaggio Italia nell'ambito della missione della nave Amerigo Vespucci. Questo dimostra che, nonostante le pressioni, la ministra continua a svolgere il proprio lavoro senza mostrare segni di cedimento.
Il sostegno all'interno del governo sembra scemare, con un numero limitato di voci a favore di Santanchè, come quella del ministro Guido Crosetto, che ha esortato a lasciar svolgere il corso della giustizia. Infatti, si ricorda che le due accuse a suo carico sono significative e che già in passato Santanchè ha ipotizzato che le sue dimissioni sarebbero state legate all'andamento del secondo processo.
La questione delle dimissioni potrebbe non essere affrontata fino a marzo, soprattutto considerando che il 29 gennaio la Cassazione dovrà decidere se il processo sull'INPS si svolgerà a Milano o a Roma, il che potrebbe allungare i tempi. Mentre le speculazioni continuano, resta da vedere se la premier Meloni prenderà una decisione in merito prima di tale scadenza.