Sanità, urgente incontro in assessorato sulle tariffe: "Servono 60 milioni di euro per non affondare!"
2025-01-21
Autore: Maria
Introduzione
PALERMO – La situazione della sanità siciliana è gravemente compromessa, e l'urgente incontro convocato da Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla Salute, si preannuncia cruciale. I rappresentanti dei convenzionati esterni hanno richiesto un confronto immediato sul nuovo nomenclatore tariffario, il documento che regola i rimborsi per le prestazioni sanitarie erogate. Purtroppo, questi rimborsi sono stati drasticamente ridotti, fino al 60% rispetto al passato, creando seri problemi di sostenibilità economica per le strutture coinvolte.
Richiesta di intervento
Elisa Interlandi, presidente nazionale di Anmed, ha spiegato che l'incontro è fondamentale per evitare una sospensione del tariffario. "Il presidente Schifani aveva l'opportunità di intervenire in conferenza Stato-Regioni – ha dichiarato Interlandi – ma ha scelto di non farlo".
Situazione attuale
Diversi giorni fa, il governatore siciliano ha confermato di essere attivamente coinvolto nella revisione del tariffario, ma i dettagli rimangono fumosi: Iacolino sembra voler mantenere una certa riservatezza sugli sviluppi in corso. Nel mentre, le richieste dei rappresentanti dei convenzionati esterni sono chiare: "È indispensabile rivedere il tariffario per garantire la continuità delle prestazioni sanitarie".
Opinioni degli esperti
Secondo Pietro Miraglia, presidente di Federbiologi, la situazione è insostenibile: "Non possiamo lavorare con reagenti pagati il 50-60% in meno, una struttura non può operare in deficit". Gli operatori sanitari non cercano conflitti, ma sperano che le istituzioni comprendano la gravità della situazione, che interessa tanto il settore pubblico quanto quello privato.
Necessità di risorse
Si stima che siano necessari almeno 60 milioni di euro solo per adeguare le tariffe, a cui si aggiungono ulteriori 40 milioni necessari per la prevenzione in ambiti cruciali come colon, HCV e marcatori tumorali. Anche Alessandro Pitruzzella, presidente regionale dell'ordine dei biologi, ha dichiarato che l'importo totale necessario supera ampiamente i 50 milioni di euro all'anno.
Appello di Pitruzzella
"Vogliamo che ci sia attenzione per il tariffario e che si trovino le risorse per garantire le prestazioni" – sottolinea Pitruzzella, la cui determinazione è evidente.
Tensioni e manifestazioni
Le tensioni continuano a crescere: il 22 gennaio, Pitruzzella parteciperà a una conferenza stampa in piazza Montecitorio. "Il 28 potremmo conoscere cosa deciderà il Tar – ha detto – ci confrontiamo in un clima di continua agitazione, fra confusione normativa e incertezze economiche". Miraglia avverte: "Se non ci saranno decisioni concrete durante l'incontro del 24, avvieremo immediatamente una protesta fino alla risoluzione di questa emergenza".
Conclusione
L'appello è chiaro e urgente: il governo di Schifani deve ascoltare le voci disperate del settore sanitario siciliano.