Salute

Sanità nel 2025: Decisioni Difficili Ma Necessarie

2025-01-02

Autore: Alessandra

L'inizio dell'anno è tradizionalmente un periodo di buoni propositi, un'opportunità per riflettere su decisioni importanti spesso rimandate. Questo è un momento cruciale per il sistema sanitario italiano, che, quasi cinquanta anni dopo la sua creazione, sta affrontando una crisi profonda che richiede scelte coraggiose e talvolta impopolari. È essenziale mantenere al centro il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione e lavorare insieme tra cittadini, professionisti della salute e politici.

Ospedali sotto pressione

Gli ospedali italiani si trovano ad affrontare un numero crescente di pazienti, mentre il personale medico continua a diminuire. La mancanza di medici e infermieri è evidente, con sempre più professionisti che abbandonano le strutture sanitarie per cercare opportunità migliori. È imperativo che venga invertita questa tendenza, prima fra tutte il potenziamento delle strutture territoriali, che al momento faticano a soddisfare le esigenze della popolazione.

Le lunghe liste d'attesa, un tema caldo per oltre vent'anni, non devono essere considerate un problema isolato, ma piuttosto come il risultato di una crisi strutturale. È necessario investire non solo finanziariamente, ma anche in nuovi modelli organizzativi in grado di affrontare le sfide demografiche e sanitarie. L'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche richiedono una riorganizzazione profonda del sistema.

La fuga dei professionisti

La fuga di personale medico dagli ospedali è allarmante: nel 2022 e 2023, il numero di medici che hanno lasciato il servizio pubblico è più che raddoppiato. Le proiezioni per il 2024 parlano di altre 7.000 uscite. Questo fenomeno è aggravato dall'età media dei medici italiani, con il 56% che ha oltre 55 anni. Enormi quantità di professionisti, che non sono sostituiti, potranno andare in pensione nei prossimi anni, lasciando un vuoto difficile da colmare. Intrigante è il fatto che, mentre l'Italia investe in formazione, molti giovani medici scelgono di cercare lavoro all'estero, dove le condizioni di lavoro e gli stipendi sono spesso migliori.

Le liste d'attesa diventano un campo di battaglia politico

Il dibattito sulle liste d'attesa sarà centrale nel 2025, ma sarà cruciale trattare questo argomento con la dovuta serietà. Mantenere il personale sopraffatto con richieste di maggiori ore non basta. La vera chiave sta nell'affrontare le cause strutturali della crisi e garantire condizioni lavorative dignitose per il personale sanitario. Non possiamo continuare a pensare che la salute degli italiani possa essere risolta con formule sconsiderate e pressioni sull'organico, ignorando il burnout che colpisce il 60% dei medici.

Il ruolo chiave dei medici di famiglia

Un altro aspetto cruciale riguarda il ruolo dei medici di medicina generale, che sono i punti di accesso primari per la salute dei pazienti. Tuttavia, la carenza di medici sul territorio è preoccupante, e frequentemente questi professionisti vengono criticati ingiustamente. Con oltre 15.000 medici che mancano in ospedali e strutture territoriali, sarà fondamentale attrarre e mantenere personale nella medicina di base.

Riprogrammazione della sanità

Negli ultimi 10-15 anni, la mancanza di una visione strategica rispetto alla sanità ha causato tagli irresponsabili e una vera stagnazione. L'Italia spende meno della media europea per la salute, con spese che dimostrano una necessità latente di risorse, ma anche di programmazione e gestione. La spesa sanitaria italiana è inferiore alla media dei paesi dell'UE e ci sono regioni che non garantiscono i livelli essenziali di assistenza, evidenziando un problema di disuguaglianze nella salute.

Appello per un'azione collettiva

È tempo che tutti gli attori coinvolti nella sanità nazionale si uniscano per affrontare una crisi che non può più essere ignorata. La salute pubblica è un tema che ci tocca tutti, e sarà necessaria un'azione congiunta, bipartisan, per evitare che il sistema sanitario nazionale arrivi a un punto di non ritorno. Per costruire un futuro sano per le prossime generazioni, è essenziale adottare decisioni vitali, investire nel sistema sanitario e rimettere il benessere dei cittadini al primo posto.