
Sanità in Calabria: il duro confronto tra Spirlì e Muraca
2025-09-08
Autore: Francesco
Nino Spirlì, ex governatore facente funzioni della Calabria, lancia un duro j'accuse nei confronti dei medici della sua regione, sottolineando la scarsa competenza che avrebbe riscontrato durante il suo percorso di cura per una grave malattia. Dopo una diagnosi errata di pancreatite, ha dovuto cercare assistenza a Milano, dove ha riscontrato maggiore professionalità.
Spirlì non ha peli sulla lingua: "La responsabilità è dei medici e della loro formazione inadeguata; i calabresi devono poter ricevere cure a casa loro." Ha inoltre riconosciuto gli sforzi del presidente Occhiuto per migliorare la situazione sanitaria, costruendo nuovi ospedali e portando medici dall’estero.
La reazione furiosa di Giovanni Muraca
Le parole di Spirlì non sono state ben accolte. Giovanni Muraca, consigliere regionale del PD, ha risposto con indignazione, definendo le accuse contro il personale medico calabrese come "inaccettabili". Muraca ha ribattuto che è vergognoso scaricare le colpe della situazione sanitaria su chi, nonostante le difficoltà, continua a offrire un servizio ai cittadini.
"I medici lavorano in condizioni disastrose, con turni massacranti e scarse risorse. Se oggi il diritto alla salute è minacciato, la responsabilità è dei politici che hanno gestito la sanità calabrese, con sprechi e mancanza di programmazione", ha concluso Muraca, mettendo in luce la realtà complessa della sanità locale.
Questo scontro pubblico tra figure di spicco mette in evidenza la crisi della sanità in Calabria, un tema che continua a destare preoccupazione tra i cittadini e mette in discussione il ruolo della politica in un settore così cruciale.