Salvini lancia la proposta di uscita dell'Italia dall'Oms: ecco cosa ne pensano i medici
2025-01-23
Autore: Luca
Matteo Salvini, leader della Lega e attuale ministro delle Infrastrutture, ha annunciato oggi una proposta di legge per far uscire l'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ispirandosi a quanto avvenuto con gli Stati Uniti durante la presidenza di Donald Trump. Salvini ha dichiarato: "L'Italia non dovrebbe più essere subordinata a un organismo sovranazionale, alimentato dai contribuenti italiani, che collabora con le multinazionali del settore farmaceutico. Utilizziamo quei 100 milioni di euro per sostenere i nostri malati e migliorare i nostri ospedali e il personale sanitario".
Le reazioni alla proposta non si sono fatte attendere. Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente, ha espresso opinioni favorevoli, sottolineando come la decisione americana potesse innescare un effetto domino tra gli altri Paesi. Ha aggiunto che l'Oms ha mostrato carenze di pronto intervento e trasparenza, specialmente nel rispondere alla pandemia di Covid-19.
Tuttavia, non tutti i medici condividono questo punto di vista. Il chirurgo plastico Roy De Vita ha affermato che l'Oms giova solo agli Stati membri e non ai cittadini, mentre Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all'ospedale policlinico San Martino di Genova, ha difeso l'importanza dell'Oms, in particolare per i Paesi in via di sviluppo: "L'Oms svolge un lavoro cruciale in regioni come la Tanzania e la Siria, dove ci sono gravi difficoltà sanitarie. Ignorare questa realtà è irresponsabile".
Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, l'uscita dall'Oms comporterebbe seri rischi, tra cui la diminuzione del supporto ai Paesi in difficoltà e una maggiore vulnerabilità a minacce sanitarie globali. "La salute non conosce frontiere" ha detto, sottolineando che virus e batteri non si fermano ai confini nazionali.
Maria Rita Gismondo, microbiologa ed ex direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica presso l'Ospedale Sacco di Milano, ha affermato che le ragioni per cui l'Italia dovrebbe allontanarsi dall'Oms sono solide. Tuttavia, ha ribadito la necessità di un organismo mondiale per la salute: "Le collaborazioni internazionali sono vitali, ma l'attuale operato dell'Oms è inadeguato e non supporta i veri bisogni delle popolazioni".
In un clima di crescente sfiducia verso le istituzioni internazionali, questa proposta di uscita dall'Oms sembrerebbe rispecchiare una tendenza più ampia di nazionalismo sanitario e di richiesta di maggiore autonomia per le politiche sanitarie nazionali. Cosa accadrà ora? Riuscirà questa proposta a raccogliere consensi o sarà respinta? Rimanete sintonizzati per ulteriori sviluppi!