Un quindicenne è stato arrestato in Salento, accusato di aver abusato di una coetanea nei bagni di una stazione ferroviaria in provincia di Lecce. L'episodio, avvenuto il 28 luglio scorso, ha colpito l'intera comunità. Il ragazzo responsabile dell'abuso aveva una relazione con la giovane e, mentre aspettava in un locale vicino, ha dato appuntamento alla ragazza senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ne sarebbero derivate.

Il provvedimento di arresto è stato emesso dal giudice per i minorenni di Lecce, a seguito di una richiesta del procuratore per i minorenni Simona Filoni e del sostituto procuratore Paola Guglielmi. Le indagini sono partite dopo la denuncia della madre della vittima, preoccupata perché la figlia non rispondeva al telefono. Una volta arrivata alla stazione, l'ha trovata nel bagno mentre subiva l'abuso.

Secondo la ricostruzione dei fatti, la ragazzina aveva effettivamente un incontro con il suo fidanzato, ma lui non sarebbe stato coinvolto direttamente nell’abuso. Soccorsa dalla madre, la ragazza è stata trasportata in ospedale, dove i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con atti di violenza sessuale. Inoltre, ulteriori prove sono emerse a seguito dell'analisi dei cellulari sequestrati agli indagati, rivelando che i ragazzi avessero minacciato la vittima e la madre affinché non presentassero denuncia.

La comunità è sotto choc: questo drammatico evento ha sollevato interrogativi su come tutelare i giovani di fronte a situazioni di vulnerabilità. Le autorità locali stanno lavorando per sensibilizzare su temi cruciali come il rispetto e la prevenzione della violenza. Mentre l'indagine continua, ci si chiede come prevenire simili atti in futuro e come aiutare le vittime a trovare il coraggio di denunciare.