Finanze

Salanetti, il Comune di Porcari: “Emergono gravi criticità riguardo l'impianto di riciclo”

2025-03-29

Autore: Sofia

PORCARI. La conferenza dei servizi della Regione Toscana, aggiornata a giugno, ha messo in evidenza una serie di criticità riguardo l'autorizzazione dell'impianto di riciclo di assorbenti e tessili a Salanetti, autorizzazione che ad oggi non è stata rilasciata. Queste problematiche hanno spinto gli enti coinvolti a rinviare la discussione.

Il Comune di Porcari, rappresentato dalla vicesindaca Roberta Menchetti, dall’assessore all’ambiente Simone Giannini e dalla funzionaria Elisa Soggiu, ha espresso un forte dissenso. Tra le preoccupazioni principali, c'è la presenza di Pfas nei rifiuti trattati. “Queste sostanze sono altamente persistenti e potenzialmente dannose per la salute umana e per l'ambiente”, ha dichiarato Giannini.

Un altro aspetto critico riguarda i reflui industriali e il loro impatto sulla rete fognaria, per cui il Comune ha richiesto chiarimenti che non sono ancora arrivati. La situazione è ulteriormente aggravata dalla vicinanza dell’impianto al centro abitato, con il rischio di un incremento del traffico pesante e delle emissioni inquinanti, che avrebbero un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini.

Il sindaco Leonardo Fornaciari ha sottolineato l'importanza di una rotonda sulla strada provinciale, da realizzare contestualmente all’impianto: “Questo non è un semplice dettaglio, ma una prescrizione della conferenza, cruciale per la viabilità dell'intera area”, ha affermato, esprimendo preoccupazione per l'assenza di un progetto concreto.

Le emissioni odorige rappresentano un altro nodo irrisolto. Il Comune dubita che le valutazioni effettuate fino ad ora siano sufficienti a garantire la tranquillità dei residenti. Anche le problematiche relative al rischio idraulico della zona non sembrano risolte, aumentando così l’inquietudine della comunità.

La decisione di aggiornare la conferenza dei servizi a giugno è stata letta dalla vicesindaca Menchetti come un passo positivo: “Le nostre obiezioni, supportate da dati concreti e dal sostegno di molti cittadini, sono state ascoltate. È evidente che l’assenza di un via libera dimostra la validità delle nostre contestazioni.”

La scadenza per Retiambiente, ovvero la realizzazione dell’impianto entro il 2026 per non perdere i fondi del Pnrr, è un ulteriore elemento di pressione. Menchetti ha aggiunto: “Se il progetto non si concretizza è perché le istituzioni ancora devono chiarire l'impatto ambientale dell'impianto. È fondamentale che venga condotta una completa valutazione di impatto ambientale per affrontare le molteplici criticità ancora irrisolte.”

Inoltre, si sottolinea come molte delle perplessità sollevate dalla comunità locale potrebbero essere smussate attraverso una maggiore trasparenza e coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale. L'attenzione continua sul tema del riciclo e della sostenibilità si fa sempre più urgente, specie in un periodo storico in cui la gestione dei rifiuti è al centro del dibattito pubblico e politico.