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Ruud Svela il Problema degli US Open: "È Insopportabile Giocare Circondati dall'Odore di Cannabis"

2025-08-25

Autore: Sofia

Un Malcontento Condiviso

Mentre Alexander Zverev l'aveva già fatto notare con una certa ironia, descrivendo il campo 17 di Flushing Meadows come "il salotto di Snoop Dogg", Casper Ruud esprime un malcontento più serio riguardo all'odore di cannabis che permea l'aria durante gli US Open. "Questo odore è ovunque, anche sui campi. Non è certo il mio profumo preferito, ma dobbiamo adattarci. E devo dire che è decisamente la cosa peggiore del torneo", ha dichiarato Ruud.

La Legalizzazione della Cannabis nello Stato di New York

La questione si complica ulteriormente considerando che nel 2021, New York ha depenalizzato l'uso di droghe "ricreative", permettendo così il consumo di marijuana in qualsiasi luogo dove sia consentito fumare tabacco. Di conseguenza, il profumo di cannabis è diventato una presenza costante durante il torneo, creando un'atmosfera surreale.

Una Prospettiva Scomoda per gli Atleti

Ruud, che si prepara a debuttare stasera contro l'austriaco Ofner, ha ribadito: "È davvero fastidioso giocare, stancarsi, e sentire qualcuno fumare marijuana a pochi metri da te. Non possiamo farci niente, a meno che la legge non venga modificata. Ma ho i miei seri dubbi che possa accadere".

Un Tema Ricorrente per i Giocatori

Questa non è la prima volta che i giocatori si lamentano della situazione a Flushing Meadows. Maria Sakkari, nel 2021, aveva già sottolineato l'evoluzione del pubblico americano, e anche la svizzera Rebeka Masarova aveva notato la presenza di quell'odore durante un match quattro anni fa, pur senza esserne negativamente influenzata.

Con la legalizzazione della cannabis che continua a influenzare gli eventi sportivi, la tensione tra le normative legali e la tranquillità dei giocatori sembra destinata a rimanere un tema caldo durante gli US Open.