La battaglia contro le decisioni arbitrali continua a infuriare in Serie A, dove ogni giornata di campionato si trasforma in un campo di battaglia sia sul terreno di gioco che sui social media. Gli allenatori e i giocatori non esitano più a esprimere il loro disappunto, e ieri sera Alessandro Nesta è stato l'ultimo a far sentire la sua voce, sfogandosi dopo il controverso annullamento di un gol del Monza durante la partita contro il Milan.

L'episodio incriminato è avvenuto dopo appena sette minuti di gioco. Djuric, dalla fascia destra, ha servito Dany Mota, che ha infilato il pallone in rete alle spalle di Mike Maignan. Il boato dello U-Power Stadium è stato immediato, ma la gioia è durata poco: l'arbitro Ermanno Feliciani ha fischiato annullando la rete per un presunto fallo di Warren Bondo su Theo Hernandez.

La decisione ha fatto infuriare i giocatori del Monza, che si sono avvicinati all'arbitro per chiedere spiegazioni a una scelta che molti considerano incomprensibile. Feliciani, tuttavia, è rimasto fermo sulla sua decisione, convalidando una punizione favorevole al Milan. Il pubblico ha espresso il proprio discontento, ma ormai il dado era tratto.

Dopo la partita, Nesta ha manifestato la sua indignazione davanti alle telecamere. "Non puoi fischiare un fallo del genere. Ma che fallo è questo? Qui si sta rovinando il calcio, non si può più far niente, lo stanno complicando. Theo si butta. Se fischiano tutto, la gente si annoia", ha dichiarato il tecnico del Monza.

L'incontro ha messo in evidenza anche altre questioni: il dibattito sull'interpretazione delle nuove regole del gioco sembra non avere fine, e molti esperti suggeriscono che la tecnologia VAR non sempre chiarisce i dubbi ma passa spesso ogni decisione sotto esame. Al di là della polemica, il Milan ha incassato tre punti fondamentali, avvicinandosi alle prime posizioni della classifica.

Con la stagione ancora lunga e molte partite da giocare, non resta che chiedersi: quanto può ancora resistere il malContento dei tifosi contro un arbitraggio che pare complicare anziché risolvere? In un calcio sempre più commerciale e spettacolare, le emozioni e le polemiche sono destinate a durare.