Finanze

Rottamazione quinquies: Una nuova opportunità nel 2025?

2024-11-10

Autore: Marco

La possibilità di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2025 inizia a prendere forma, suscitando l'interesse di molti cittadini italiani.

Questa ipotesi emerge da uno degli oltre 300 emendamenti presentati al Decreto Fiscale associato alla Manovra 2025, attualmente oggetto di audizioni nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, dove sono state sollevate alcune perplessità riguardanti le misure in discussione.

Un approfondimento significativo riguarda la proposta di una 'rottamazione quinquies', un'opzione che permetterebbe di definire agevolmente i debiti fiscali, escludendo sanzioni e interessi. Questa nuova iniziativa potrebbe includere i carichi affidati dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, permettendo a molti di sanare debiti che erano stati esclusi dalle precedenti forme di rottamazione.

In aggiunta, si parla di una possibile riapertura dei termini per includere contribuenti che hanno saltato i pagamenti delle rate della definizione agevolata attualmente in corso. Tuttavia, è importante notare che la discussione sugli emendamenti è ancora nelle fasi iniziali, e le conferme ufficiali sui cambiamenti attesi non arriveranno prima della scadenza per la conversione in legge, fissata per il 18 dicembre 2023.

Oltre alla rottamazione, la settimana è stata caratterizzata da audizioni riguardanti il DDL Bilancio 2025, dove sono emerse preoccupazioni sulla trasparenza del sistema tributario, sottolineate da enti come la Banca d'Italia e l'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB). Questi ultime hanno evidenziato che comprendere l’impatto dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) diventa sempre più complesso, andando contro gli obiettivi di semplificazione promossi dalla riforma fiscale.

Tra le novità in discussione ci sono variazioni nelle aliquote IRPEF e un nuovo approccio per il calcolo del cuneo fiscale e contributivo, che avrà effetti anche sui lavoratori con redditi bassi. Saranno previsti bonus per coloro che guadagnano fino a 20.000 euro e detrazioni per chi si trova in fasce superiori di reddito. Tuttavia, le misure finora introdotte potrebbero non semplificare il sistema come sperato.

Nei prossimi mesi, i dipendenti pubblici riceveranno anche un bonus di 100 euro, con domande aperte dal 7 novembre sul portale NoiPA, e il rinnovo del contratto collettivo nazionale per le funzioni centrali, che comporterà un aumento salariale per circa 200.000 dipendenti pubblici.

Ci sono dunque molteplici aspetti da considerare in vista del 2025: dalla rottamazione delle cartelle alle riforme fiscali, passando per i sostegni economici per i dipendenti pubblici. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su queste cruciali evoluzioni che potrebbero cambiare il panorama fiscale italiano!