Roma si prepara ad introdurre la sua prima "zona rossa", un'area che avrà come epicentro la stazione Termini e si estenderà per l'intero quartiere Esquilino. Quest'area è nota per la sua multiculturalità, ma anche per la presenza di attività criminose, in particolare legate al traffico di droga. Il piano, messo a punto dal Ministero dell'Interno, è stato pensato per rispondere ai problemi di sicurezza che affliggono la capitale, seguendo l'esempio di altre città come Firenze e Bologna.

La "zona rossa" consentirà un maggiore controllo del territorio attraverso un incremento delle forze dell'ordine e misure come il Daspo urbano, che prevede divieti di accesso per individui con precedenti penali o ritenuti pericolosi. È fondamentale che questa nuova iniziativa offra sicurezza e tranquillità sia ai residenti che ai turisti, soprattutto in vista del Giubileo che attirerà un gran numero di pellegrini nella Capitale. Sebbene inizialmente la misura sia prevista per tre mesi, potrebbe essere estesa per tutto l'Anno Santo, dato l'impatto che avrà sulla sicurezza pubblica.

L'obiettivo di questa "zona rossa" non si limita al solo incremento delle forze dell'ordine; è parte di un approccio più ampio verso il recupero urbano. Per esempio, il Ministero dell'Interno e le Ferrovie hanno recentemente firmato un protocollo perunire le forze nel contrasto delle illegalità nelle stazioni, luoghi di grande passaggio con migliaia di persone ogni giorno.

Nella storia recente, i provvedimenti di sicurezza nelle stazioni italiane hanno portato a risultati significativi. A Firenze, ad esempio, dalla creazione della "zona rossa", sono stati emessi 66 ordini di allontanamento, di cui solo tre riguardanti recidivi. Questi dati dimostrano l'efficacia delle operazioni di controllo e della gestione della sicurezza.

Inoltre, opera in corso per garantire l'ordine pubblico include anche l'installazione di dispositivi di videosorveglianza e operazioni di polizia ad alto impatto volte a isolare comportamenti illeciti e proteggere i cittadini.

Con la nascenti "zona rossa" a Roma, si punta a garantire non solo la sicurezza ma anche una visione più olistica del recupero urbano, fondamentale per ristabilire la vivibilità della Capitale e preservare i luoghi simbolo della città. Ma ci sono già piani per ulteriori zone rosse in futuro, data l'esigenza di controllare altre aree critiche nelle città italiane.